EX OSPEDALE DI LUCO E CAMBIO DI DESTINAZIONE
Il punto in Consiglio provinciale di Firenze
Sul cambio di destinazione urbanistica dell'ex ospedale di Luco del Mugello, i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Lorenzo Verdi ed Andrea Calò avevano presentato una domanda d'attualità in Provincia di Firenze. Ad essa ha risposto nell'ultima seduta di Consiglio l'assessore provinciale alle Infrastrutture Marco Gamannossi, con un intervento molto dettagliato che peraltro riassume anche le questioni poste dal gruppo di Rifondazione.
La domanda d'attualità, dunque, chiedeva tra l'altro: di riferire sull’accordo di programma inerente il recupero e valorizzazione dell’Ex Ospedale di Luco, sul cambio di destinazione urbanistica, sulle data inerente la pubblicazione del bando per la vendita o concessione dell’immobile;
2. di riferire inoltre le spese sostenute dalla Provincia di Firenze dal 2004 ad oggi per la realizzazione dello studio di fattibilità, del progetto preliminare e di quello definitivo per la realizzazione della precedentemente prevista sede distaccata della Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze all’interno dell’immobile dell’ex ospedale e per i realizzati interventi di messa in sicurezza degli immobili stessi;
3. altresì chiede di sapere nel dettaglio le ricadute sociali, ambientali e infrastrutturali dell’operazione nonché tutte le iniziative di controllo e tutela che saranno attivate dagli Enti per verificare l’osservanza del protocollo d’intesa.
Ed ecco le risposte suddivise per argomento e con lo stesso ordine.
1. Con Deliberazione G.R.T.n° 491 del 4/6/2012, l'Amministrazione Regionale ha approvato l'elenco dei beni immobili di sua proprietà destinati alla valorizzazione in varie forme, compresa l'alienazione.
Fra detti beni immobiliari è compreso il complesso immobiliare denominato “Ex Ospedale di Mugello” ubicato in fregio a Via Giovanni Traversi n° 54 in frazione Luco di Mugello, per il quale l’Amministrazione Regionale propone un cambio di destinazione del complesso immobiliare verso un uso turistico-ricettivo, utile alla valorizzazione del bene prima della sua alienazione.
Conseguentemente la Regione Toscana ha predisposto la Relazione Illustrativa prevista dall’art. 4 comma 2 della L.R. 8/2012 “Disposizioni urgenti in materia di alienazione e valorizzazione di immobili pubblici in attuazione dell'art. 27 del D.L. 6/12/2011 n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici, convertito con modificazioni dalla Legge 22/12/2011 n. 214), approvata con D.G.R. n. 1164 del 17/12/2012, finalizzata ad avviare il procedimento per la formazione di un Programma unitario di valorizzazione (PUV) di iniziativa regionale. Successivamente con D.G.R. del 15/07/2013 è stata approvata un’integrazione alla Relazione Illustrativa, nella quale sono contenuti alcuni elementi descrittivi del Piano in oggetto che di seguito si evidenziano.
L’Amministrazione comunale di Borgo San Lorenzo, ove il complesso ricade, con nota prot. 1877 del 25 gennaio 2013, ha comunicato alla Regione Toscana di accogliere con favore l’ipotesi di una destinazione turistico-ricettiva per l’ex Ospedale di Luco, ritenendo altresì che tale destinazione presupponga un quadro urbanistico che tenga conto anche della mobilità indotta dalla nuova funzione, che garantisca una migliore accessibilità al complesso ed un’adeguata dotazione di parcheggi.
Quanto sopra non appare risolvibile restando nei limiti delle aree di pertinenza del complesso, la cui parte più consistente è occupata da un giardino storico che necessita di essere ripristinato.
L’Amministrazione comunale ha pertanto proposto di inserire nella proposta di P.U.V. un’area di sua proprietà posta nei pressi del complesso e di superficie pari a circa un ettaro.
Tale area risulta funzionale alla localizzazione di un parcheggio a servizio della nuova struttura turistico-ricettiva, alla previsione di un nuovo tratto di strada di collegamento fra la direttrice Firenze-autodromo del Mugello e quella per Borgo San Lorenzo, consentendo di pedonalizzare l’attuale tratto di strada antistante l’ingresso dell’ex-Ospedale, e di una piccola area funzionale alla riorganizzazione del tessuto edilizio esistente.
Ai fini della compatibilità dell’intervento di recupero dell’ex-Ospedale con lo strumento urbanistico provinciale, si evidenzia che il contributo fornito dalla presente Amministrazione è stato finalizzato a ottenere, con esito positivo, che gli interventi ammessi sull’ex complesso ospedaliero siano limitati al restauro ed al mantenimento conservativo. Il restauro tenderà non solo alla conservazione dei manufatti edilizi con tutti i loro peculiari caratteri planovolumetrici, e dei siti nella loro configurazione complessiva, ma anche alla valorizzazione degli elementi architettonici e decorativi presenti, e a quella di tutte le componenti fisiche tipiche e originali dei "siti" classificati. Il restauro con la supervisione della Soprintendenza comporterà il ripristino delle parti alterate; l’eliminazione delle aggiunte degradanti e delle superfetazioni che impoveriscono la qualità dei beni culturali in questione. Col restauro verranno rispettati tanto l’aspetto esterno degli edifici e dei luoghi, quanto il loro impianto strutturale e tipologico, nonché tutte le peculiarità stilistiche, le partiture decorative, le caratteristiche tecniche e funzionali originali.
Si fa infine presente che la Provincia di Firenze è stata coinvolta ed è competente a valutare la coerenza della Variante Urbanistica, valutata positivamente per quanto evidenziato; mentre è di esclusiva competenza della Regione Toscana, in quanto proprietaria, l’attuazione dell’intervento attraverso le fasi di pubblicazione del bando per la vendita o concessione dell’immobile.
2. In merito al punto di elenco occorre precisare che la Direzione Urbanistica e Ambiente può rispondere relativamente ai soli aspetti urbanistici.
3. Considerate le attuali condizioni di precarietà dell’immobile, l’operazione in oggetto consentirà anche il suo consolidamento, inteso come intervento di sostegno statico diretto ad assicurare la stabilità del fabbricato e dei luoghi, rispettandone la configurazione e la disposizione attuale. Il restauro e il consolidamento statico dell’ex ospedale consentiranno, al di là della sua funzione, di restituire alla comunità il “godimento” di un complesso edilizio di pregio restaurato, dopo che altre iniziative prese in considerazione si sarebbero rivelate per la stessa comunità particolarmente onerose, anche in relazione alla funzionalità di una eventuale nuova e consistente attrezzatura pubblica localizzata in un contesto decentrato.
In merito alle iniziative di controllo si fa presente che l’Accordo di Programma ha comportato Variante Urbanistica che, per definizione, ha valore di norma; per quanto tale tutti gli interessati sono tenuti a rispettarla. Si ritengono pertanto sufficienti le ordinarie forme vigenti di vigilanza e controllo edilizio, nonché relative sanzioni.
"Rimaniamo fermamente contrari - ha replicato Lorenzo Verdi per Rifondazione comunista - alla vendita e alla privatizzazione di un immobile dal grande valore artistico e architettonico, che rappresenta un patrimonio per il Mugello e i suoi cittadini. Troviamo deprecabile l'atteggiamento dell'Amministrazione comunale di Borgo San Lorenzo che, con la sua mancanza di iniziativa, ha contribuito negli anni passati a far naufragare l'ipotesi della sede distaccata dell'università di Agraria. Almeno che l'ex ospedale di Luco non venga regalato, riteniamo inoltre che sarà nei fatti impossibile trovare acquirenti in grado di investire circa 3 milioni di euro e il progetto rimarrà sulla carta. Occorre fin da subito intervenire per evitare che nella vana attesa di un irrealizzabile resort di lusso l'immobile cada a pezzi".