STORNI A FUCECCHIO, CRESCIOLI PRECISA
L'assessore all'Ambiente della Provincia di Firenze: "Liquidati i danni realmente verificati. Ed ecco la situazione in ordine alla caccia in deroga"
Storni a Fucecchio. L'assessore provinciale all'Ambiente Renzo Crescioli interviene con una precisazione su una nota di Alessio Spinelli, candidato alle elezioni primarie del Pd a Fucecchio, relativa alla caccia allo storno.
"In merito a quanto affermato da Alessio Spinelli si precisa quanto segue:
lo caccia allo storno è vietata sulla base della direttiva comunitaria 2009/147/CE;
la caccia in deroga è prevista quando siano accertati danni all'agricoltura, o per altri localizzati e documentati specifici motivi (ad esempio la sicurezza aerea) ed è concessa dalla Regione Toscana.
La Provincia di Firenze ha richiesto, come tutti gli anni, la deroga per tutti i comuni del proprio territorio. La Regione Toscana ha concesso la deroga per la stagione venatoria 2013/14 in tutti quei Comuni in cui fossero stati accertati almeno 200 euro di danni nell'anno 2012.
Non essendo pervenuta alcuna richiesta da parte di cittadini ed aziende nel Comune di Fucecchio, non è prevista alcuna deroga in questo territorio.
Contrariamente a quanto affermato, risulta a questo Ente che Atc 5 abbia liquidato i danni realmente verificati, come peraltro dimostrato sia dal fatto che la deroga sia stata concessa nella stagione venatoria 2012/13, nonché che la stessa sia stata concessa nella stagione corrente nei comuni limitrofi a Fucecchio e appartenenti al medesimo Atc;
infine, occorre rilevare la volontà della Regione Toscana, espressa per bocca dell'assessore Gianni Salvadori, di chiedere all'Ue una modifica alla citata direttiva comunitaria che consenta la caccia allo in quanto 'dopo cinghiale e capriolo è la specie che causa più danni all’agricoltura'. Si veda in proposito l'articolo di Greenreport.it del 24 gennaio 2015 (http://www.greenreport.it/news/la-toscana-chiedera-allue-di-aprire-la-caccia-allo-storno/)".
L'assessore Crescioli rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento, anche pubblico, si renda necessario affinché questi temi, indubbiamente delicati e rilevanti per realtà come quella di Fucecchio, vengano affrontati con la necessaria concretezza "sia pure in un confronto elettorale che può manifestare tutte le asprezze del caso".