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FOIBE, IL DIBATTITO NELL'ASSEMBLEA SOLENNE DI PALAZZO MEDICI RICCARDI
I percorsi della memoria e le proposte dei consiglieri provinciali di Firenze dopo gli interventi di Cosimo Ceccuti e Silva Rusich

Nel dibattito seguito agli interventi del Prof. Cosimo Ceccuti, di Silva Rusich, e dei Presidenti del Consiglio provinciale Piero Giunti e della Provincia Andrea Barducci, il consigliere della Lega Nord Marco Cordone, dopo aver richiamato la strage della malga di Porzius come preambolo, ha rinnovato la proposta di una targa in ricordo della tragedia e dei profughi giuliano dalmati davanti al Convento di Sant'Orsola.
Tante volte, ha constato Piero Bassetti, per l'Udc, "non vorremmo sapere nemmeno quello che accade sul pianerottolo. Fino agli anni Novanta le Foibe non erano un argomento condiviso, pubblico nel senso largo. Dobbiamo ricordare".
Manola Aiazzi (Pdl) ha sottolineato come si sia "dovuti arrivare agli anni Novanta per dare spessore alla memoria. Ci sono forme di negazionismo che vanno combattute".
Andrea Calò (Rifondazione comunista), ringraziati i relatori e in particolare Silva Rusich, ha rilevato come "in molti contesti si enfatizza una retorica che non aiuta la lettura critica del nostro passato. Non fa piacere trovarsi accanto a quelli che, nella politica, hanno istigato persecuzioni razziali e ora vengono a darci lezioni morali usando le foibe. Dico ai razzisti di ieri e di oggi: non ce la farete a mettere sullo stesso piano la Shoah con altri crimini".
Per Guido Sensi (Gruppo Misto) "il crimine e il male non hanno giustificazioni. Sono d'accordo con quanto ha detto, bene, il Presidente Barducci. Il nostro ricordare significa basta: non devono pià accadere cose così".
Alessandro Cresci (Progetto Toscana-Italia dei valori) ha invitato a non abbassare mai la guardia: "E' facile dimenticare. L'Italia continua a dimenticare gli schiavi di Hitler, i nostri deportati ringraziati tutt'al più con una medaglia. Esprimo la massima vicinanza a chiunque sia vittima".
"Le parole del Presidente Barducci - ha detto Erica Franchi (Forza Italia) - ci hanno fatto piacere. Le parole di Rusich hanno evidenziato che i grandi mali del nostro secolo sono stati ciechi di fronte alle persone, ad italiani che ci appartengono. Siamo contenti perché in passato in pochi ricordavamo la tragedia delle foibe e ora c'è maggiore consapevolezza".
Stefano Prosperi, per il Pd, ha messo in rapporto la velocità di quel che è avvenuto durante gli anni della guerra e la lentezza nel ricordo. Oggi "siamo un'unica comunità di persone, che vive in Europa e qui questi orrori non devono succedere più".

10/02/2014 16.38
Provincia di Firenze - Ufficio Stampa Consiglio