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MUGELLO "TRA FRANE E PREOCCUPAZIONE"
Rifondazione comunista chiede alla Provincia di Firenze di riferire sullo stato del territorio e gli interventi messi in campo

Mugello, "frane e preoccupazione". Ancora maltempo sul territorio provinciale, le piogge non danno tregua e, dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, "tengono in angoscia gli abitanti di Panicaglia".
Nuove frane interessano anche l'Alto Mugello, la popolazione in difficoltà "si accorge di quanta poca prevenzione e messa in sicurezza sia stata fatta. Rifondazione Comunista chiede un nuovo report sulla situazione e la messa in campo di tutti gli interventi utili ad affrontare una situazione sempre più angosciante".
Presentata una domanda d'attualità in Provincia di Firenze. Di seguito il testo.

"A Panicaglia la frana non ha mai smesso di muoversi e l'allarme cresce alla luce della nuova allerta meteo della Regione Toscana che prevede piogge abbondanti per i giorni 10, 11 e 12 febbraio.
Intanto insieme alla preoccupazione e alla consapevolezza degli eventi drammatici, cresce tra i residenti della frazione di Borgo San Lorenzo il dibattito sulle origini dell'evento e su quanto esso avesse potuto potesse essere previsto e/o scongiurato.

Ad accendere la discussione due notizie emerse nei giorni scorsi.
La prima, in ordine cronologico, legata alle dichiarazioni del Professor Casagli del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze, che già pochi giorni dopo l'accaduto aveva sottolineato che quel fronte era inserito tra quelli interessati da movimenti franosi e mappato fin dal 1992 senza che questo sia stato minimamente preso in considerazione dalle istituzioni e dalle autorità competenti.
La seconda notizia, emersa anch'essa nei giorni scorsi, evidenzia che nella primavera dello scorso anno il Corpo di polizia Municipale di Borgo San Lorenzo aveva trasmesso al Dirigente Ufficio Tecnico Comunale un verbale che segnalava la presenza di cedimenti e smottamenti su di un terreno coinvolto dalla frana. Notizie che eveidenziano che la frana non sia stata solo il frutto del fato ma conseguenza di una situazione compromessa e sottovalutata alla luce di segnali preoccupanti non adeguatamente presi in considerazione.
Superficialità, pressappochismo o irresponsabilità?

A ciò si aggiunge l'amarezza derivante dal fatto che, secondo ipotesi attendibili, sulla vicenda della frana possa aver influito la situazione degli scarichi fognari della frazione: parte a dispersione nel terreno, parte convogliati verso due fossi posti rispettivamente al limite nord e al limite sud della frana, anziché essere allacciati al fognone di convogliamento verso il depuratore di Rabatta previsto da anni e mai realizzato da Publiacqua (nonostante lo stanziamento delle risorse destinate allo scopo sia avvenuto ben 12 anni fa con l'Addendum Tav).

A Palazzuolo intanto si è aperta una nuova emergenza sempre a causa di una frana. Per questo nuovo evento è stata chiusa la provinciale Sp306 Casolana-Riolese che collega il centro abitato con Marradi, nei pressi di Renaccio. La strada già precedentemente compromessa è stata oggetto di un ulteriore cedimenti verso il fondovalle, rendedola immediatamente impraticabile. Coinvolte da questa frana sono risultate una decina di famiglie, bloccate nella più normale circolazione e mobilità. A quanto è dato sapere questa mattina Comune di Palazzuolo e Provincia di Firenze valuteranno la possibilità di una variante di servizio sulla strada provinciale per consentire il transito ai mezzi leggeri.

Gli scriventi consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista

-nel dichiarare la propria preoccupazione per questa serie di eventi calamitosi che stanno interessando la frazione di Panicaglia e il Comune di Palazzuolo,

-nel dichiarare il proprio impegno politico e istituzionale a fianco dei cittadini coinvolti per addivenire in tempi celeri alla risoluzione delle frane, smottamenti e cedimenti dei terreni,

-nel richiedere il massimo impegno delle istituzioni – Regione Toscana, Provincia di Firenze, singoli Comuni e Unione dei Comuni del Mugello – delle autorità competenti in materia ad accertare tutte le responsabilità e/o le indampienze inerenti: assetto e rischio idrogeologico, prevenzione e manutenzione del territorio, sistema fognario e di dispersione delle acque meteoriche.

chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all'Assessore competente:

-di riferire dettagliatamente sull'evolversi della frana di Panicaglia, sugli esiti delle indagini effettuate, sugli interventi realizzati e previsti suddivisi per enti e competenze, sulle risorse necessarie;

-se, alla luce della portata dell'intervento, non si ritenga opportuno richiedere il coinvolgimento diretto della Protezione Civile Nazionale al fine di mettere in campo mezzi, strumenti, forze e risorse economiche adeguate;

-se a questo Ente, nello specifico al Servizio Geologico della Provincia di Firenze, risulti o meno la mappatura del fronte franoso di Panicaglia già dal 1992 e comunque se siano state presentate segnalazioni riguardo a movimenti o smottamenti di terreno;

-di sollecitare Pubbliacqua Spa a precedere in tempi celeri alla progettazione del collegamento fognario tra Ronta e Rabatta in rispetto degli impegni assunti e con l'utilizzo dei fondi stanziati già dal 2002 (Addendum Tav), considerando la nuova situazione e le criticità emerse con la frana;

-di riferire nel merito della frana sulla SP306 indicando la portata dell'evento, le modalità di intervento che si intenderanno adottare per il ripristino delle condizioni di sicurezza, la tempistica preventivata, le modalità di sostegno che verranno messe in atto a favore delle famiglie rimaste isolate a seguito del cedimento della strada".

15/02/2014 11.25
Provincia di Firenze - Ufficio Stampa Consiglio