PROVINCIA, ARRIVA IL "BILANCIO ROSA"
Enti locali in rete a sostegno delle pari opportunità
L’assessore provinciale al Bilancio Alessandro Lo Presti e l’assessore alle Pari opportunità Marzia Monciatti hanno presentato stamani nella Sala Rossa di Palazzo Medici Riccardi un progetto per l’adozione del ‘Bilancio di genere’ da parte della Provincia di Firenze. Di che si tratta? “Innanzitutto di una rete tra Province e Comuni per la diffusione di azioni sulle pari opportunità”, spiegano i due assessori, con lo scopo di sostenere, qualificare e promuovere lo sviluppo di tutte le risorse femminili per una effettiva realizzazione delle pari opportunità e dell’uguaglianza sostanziale tra uomini e donne. La rete è stata costituita con la firma di un protocollo di intesa che la Provincia di Firenze ha siglato ieri a Genova, insieme alle Province di Modena, Genova, Siena, Parma, Ferrara e Torino, e i Comuni di Genova e Torino. Nel protocollo, in particolare, si prevede tra le possibili azioni anche la creazione di modelli e strumenti di programmazione ed uso dei bilanci pubblici per costruire pari opportunità di sviluppo e benessere tra uomini e donne. In questo quadro si inscrive il progetto della Provincia di Firenze a favore del “bilancio rosa”, un bilancio di genere (gender budgeting), come primo passo per giungere al bilancio sociale (riclassificazione dei bilancio per finalizzare le attività di un ente su alcune priorità sociali). Il gender budgeting è una pratica innovativa sperimentata in Australia negli anni ’80, che l’Ue promuove e che in Italia ha trovato una prima applicazione nel Comune di Genova. Viene adottata una metodologia precisa. Infatti si analizzano e rielaborano i dati dati sulla popolazione, sui servizi e sul bilancio di un ente prevedendo quattro fasi: la definizione della domanda potenziale di servizi sensibili ai problemi di genere; la riclassificazione di bilancio per aree tematiche; l’analisi dell’offerta dei servizi; l’incontro della domanda del territorio con l’offerta di servizi attraverso l’utilizzo di appositi indici di genere. In questo modo vengono rilevate le esigenze della popolazione, si verifica come un ente locale risponde a tali necessità attraverso i propri servizi, se ne analizzano i costi e le modalità di finanziamento.
Infine appositi indici rappresentano l’incontro in termini di efficacia ed efficienza tra il bisogno di servizi di genere e la risposta dell’ente competente..
Il bilancio di genere diventa sostanzialmente uno strumento di programmazione dei servizi degli enti pubblici che tiene in considerazione le esigenze delle diverse categorie sociali, con particolare riferimento ai bisogni di “genere”. Il presupposto è che i bilanci degli enti pubblici non sono documenti economici neutri: le scelte delle amministrazioni, infatti, hanno un impatto diverso sugli uomini e sulle donne. Definire la domanda potenziale di servizi in un’ottica di genere ed evidenziarne le differenze attraverso un preciso lavoro di analisi, permette di riformulare le voci di spesa di un bilancio e di distribuire le risorse in un modo più attento alle necessità dei cittadini.