SHELBOX, "COESIONE TERRITORIALE MOTIVO PER INVESTIRE"
Il punto della situazione dell'azienda di Castelfiorentino in Consiglio provinciale di Firenze. La sintesi del Presidente Andrea Barducci, i commenti di Rifondazione e Pd
Il 14 febbraio presso il Tavolo procedurale della Provincia si è svolta una riunione per esaminare la situazione della Shelbox di Castelfiorentino, in prossimità della scadenza della Cassa integrazione straordinaria prevista per il prossimo 5 marzo. Il Presidente della Provincia di Firenze e assessore al Lavoro Andrea Barducci ha fatto il punto in Consiglio provinciale rispondendo a due domande d'attualità di Rifondazione comunista e del Pd.
Coinvolti nella procedura di Cassa sono 148 dipendenti (22 dei quali ricollocati presso aziende con contratti a tempo indeterminato e determinato e 56 sospesi dall’ammortizzatore ed impegnati in altre aziende). Il curatore fallimentare ha informato istituzioni e sindacati di non aver ancora ricevuto manifestazioni di interesse per l’acquisizione dell’azienda. Le istituzioni stanno operando per l’ottenimento di una proroga della Cassa integrazione straordinaria. Se non si determinassero le condizioni per un’eventualità di questo tipo, i lavoratori verrebbero posti in mobilità. Mercoledì prossimo, 26 febbraio, si terrà in Regione Toscana un incontro di aggiornamento della situazione con istituzioni, sindacati e curatela.
"I lavoratori - ha commentato Andrea Calò per Rifondazione comunista - hanno occupato il municipio per segnalare l'odiosa e insostenibile precarietà in cui vivono da oltre un anno. Noi sappiamo che il sindacato, in attesa che si trovi un acquirente per far ripartire il lavoro, è impegnato in un'altra questione delicata: come estendere gli strumenti di protezione sociale. Noi chiediamo alla Provincia di Firenze di intervenire sul giudice fallimentare per sbloccare la situazione".
Per Sandro Bartaloni (Pd) decisivo è riaprire la questione ammortizzatori come anche collocare la vicenda Shelbox nella specificità di un'area che deve attrarre investimenti: c'è una destinazione produttiva dell'area e "dobbiamo cominciare a presentare insieme competitività e coesione territoriale come motivi per attrarre investimenti".