PIRELLI DI FIGLINE. CONSOLIDARE GLI ACCORDI, DISSIPARE PRECARIETA'
Il punto in Consiglio provinciale di Firenze. Il Presidente Barducci riassume i termini dell'intesa raggiunta rispondendo a una domanda d'attualità di Rifondazione comunista
Pirelli a Figline. Il 13 febbraio al Ministero dello Sviluppo Economico è stato raggiunto un accordo tra Pirelli, organizzazioni sindacali e la Rsu dello dello stabilimento di Figline, presenti Regione Toscana e Provincia di Firenze. Pirelli ha concluso il processo di negoziazione con la Multinazionale Bekaert per la cessione del ramo d’azienda che riguarda la produzione dello “steelcord”e lo stabilimento di Figline Valdarno.
L’ufficialità del passaggio avverrà solo dopo il pronunciamento dell’Antitrust europeo. La cessione comprende anche gli stabilimenti in Brasile,Cina, Romania e Turchia.
L’accordo, ha spiegato il Presidente della Provincia di Firenze e assessore al Lavoro Andrea Barducci, rispondendo a una domanda d'attualità di Rifondazione comunista, prevede che la Pirelli si impegna a garantire nel passaggio di proprietà a Bekaert la salvaguardia del patrimonio produttivo e di competenze di Figline.
L’accordo garantisce per 46 mesi (fino al 31 dicembre 2017) i livelli occupazionali, tutte le attività di ricerca e sviluppo e il mantenimento dei livelli produttivi dell’ultimo biennio 2012-2013.
Pirelli si è impegnata a far sì che Bekaert si renda disponibile ad incontrare entro marzo 2014 al Mise, le Istituzioni (Provincia e Regione) e entro giugno 2014 le organizzazioni sindacali al fine di presentare il Piano Industriale comprensivo degli investimenti previsti.
Per parte loro Regione Toscana e Provincia di Firenze si sono rese disponibili a mettere a disposizione tutti gli strumenti di legge atti a favorire le attività di ricerca, sviluppo e formazione. L’accordo è stato approvato dai lavoratori. Dunque le novità ci sono, molto importante è la salvaguardia delle attività di ricerca e sviluppo, ma si è ancora in una fase delicata.
"Il risultato conseguito - commenta per Rifondazione Andrea Calò - non cancella il senso di precarietà che si vive nello stabilimento della Pirelli. Bisogna mantenere un livello di attenzione molto alto, incalzando i soggetti che hanno firmato l'accordo".