SHELBOX, RIFONDAZIONE: "APPELLO AL GIUDICE"
"Prendere il tempo necessario e rinnovare immediatamente ammortizzatori sociali"
Shelbox di Castelfiorentino, il 26 febbraio si terra un nuovo tavolo di crisi in Regione, "un'ultima occasione per sostenere la lotta dei lavoratori al mantenimento del sito produttivo". I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi chiedono di "rinnovare gli ammortizzatori sociali in scadenza al 5 marzo 2014 attraverso un appello al giudice delegato da parte delle Istituzioni Provincia, Regione Toscana, Comune di Castelfiorentino, Comuni del Circondario Empolese Valdelsa".
Si tratta di prendere "il giusto tempo e non porre limiti di carattere normativo alla possibilità effettiva di trovare una soluzione alla crisi aziendale e dare un futuro ai lavoratori". Rifondazione comunista, nel rinnovare attenzione e la solidarietà ai lavoratori della Shelbox, chiede "a tutte le Istituzioni di chiedere e ottenere il rinnovo immediato degli ammortizzatori sociali, per sbloccare la situazione e non lasciare sprofondare nel baratro i lavoratori della Shelbox e le loro famiglie". Presentata una domanda d'attualità in Provincia di Firenze. Di seguito il testo del documento.
"Apprendiamo direttamente dalla voce del Presidente Barducci nel Consiglio Provinciale odierno che sulla vertenza Shelbox di Castelfiorentino, sarà convocato un tavolo Regionale il 26 febbraio prossimo.
I 147 lavoratori dell’azienda leader nel settore delle case mobili e prefabbricati, che è stata dichiarata fallita da parte del Tribunale di Firenze, andranno direttamente in mobilità con la conseguente perdita del posto di lavoro e del sito produttivo, se le Istituzioni Provincia, Regione Toscana e Comune di Castelfiorentino non richiedono e ottengono, la proroga degli ammortizzatori sociali a partire dalla data del 5 marzo prossimo.
Il provvedimento della proroga immediata della cassa integrazione consentirebbe di non porre limiti di carattere normativo alla possibilità di trovare una soluzione alla crisi aziendale e dare un futuro ai lavoratori evitando di lasciar sprofondare nel baratro della precarietà e della disoccupazione i lavoratori della Shelbox e le loro famiglie.
Rifondazione Comunista chiede quindi alle Istituzioni coinvolte , Provincia di Firenze, Regione Toscana, Comune di Castelfiorentino, Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa, di appellarsi al Giudice delegato affinché riveda la sua posizione consentendo così la suddetta proroga riaprendo la possibilità e la speranza di attrarre gli investimenti necessari per agevolare e far ripartire la Shelbox. Dopo 13 terribili mesi di forte precarietà occupazionale e salariale dei 147 lavoratori a sono sempre più a rischio di licenziamento. In questo scenario anche i sindacati stanno lavorando strenuamente per arrivare a una proroga della cassa integrazione che e la condizione minima per lasciare aperta la vertenza.
I consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente appresa la notizia della convocazione di un prossimo tavolo Regionale il 26 febbraio sulla vertenza Shelbox, chiedono di riferire dettagliatamente su quanto è stato discusso e deciso al suddetto tavolo.
Se la Provincia di Firenze ha fatto unitamente alle altre Istituzioni appello al Giudice delegato affinché vengono rinnovati gli ammortizzatori sociali dalla data del 5 marzo, al fine di proporre un‘altra opportunità ai lavoratori e non opporre limiti di carattere normativo alla concreta possibilità di salvare il sito produttivo.
Altresì chiediamo di sapere quali sono le iniziative che la Provincia di Firenze adotterà per ottenere la proroga degli ammortizzatori sociali e quali iniziative concrete la Regione Toscana, Provincia di Firenze, Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa, Comune di Castelfiorentino intendono attivare per realizzare la ripartenza e scongiurare i licenziamenti di massa".