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MARO', DOCUMENTO APPROVATO MA IN CONSIGLIO PROVINCIALE MANCA L'UNANIMITA'
Dopo un lungo confronto di merito su una mozione Pdl e un maxiemendamento del Pd poi presentato come testo autonomo

Non si è registrata unanimità formale, in Consiglio provinciale di Firenze, sulla vicenda dei Marò Massimiliano La Torre e Salvatore Girone arrestati in India. A una mozione nata originariamente nel Pdl, i cui consiglieri sono ora distribuiti 4 in Forza Italia e 2 in Pdl, è stato proposto un maxiemendamento del gruppo Pd, illustrato dal consigliere Leonardo Brunetti, poi presentato come documento autonomo perchè non accolto dai proponenti la prima mozione.
La discussione è stata piuttosto lunga, come anche l'iter che ha portato alla presentazione e al confronto di merito. In Consiglio si è espressa anche Rifondazione comunista, che ha votato contro entrambi i documenti, lamentando "il tipo di assistenza condotta dai Marò e l'assenza di dubbi sulla colpevolezza in ordine alla morte di due pescatori che nessuno ricorda: Ajesh Binki e Celestine Valentine". Posizione non condivisa, questa, da tutti gli altri gruppi politici.
Il problema, è stato detto dai banchi del Centrodestra, è riconoscere l'inganno con cui le autorità indiane hanno attratto nel porto la nave e i marò che vi sono recati, evidentemente, senza alcun timore perché avevano assolto il loro dovere. Il punto è che debbono essere giudicati in Italia, sulla base delle norme internazionali e nell'evidenza di un'inadeguata, ancorché illegittima e per Forza Italia e Pdl "inqualificabile", azione giudiziaria dell'India.
Il documento del Pdl era stato presentato quando era ancora pesante il rischio di pena di morte per i due Marò. Il maxiemendamento proposto dal Pd, spiega Brunetti, "andava incontro a una posizione condivisa, che mirava ad allargare il consenso per accogliere proprio la proposta di La Torre". Aspetti su cui ha insistito anche il consigliere Pd Stefano Fusi: argomentazioni che non hanno però convinto tutto il Centrodestra, come ribadito negli interventi di Erica Franchi (Forza Italia), Piergiuseppe Massai (Pdl), Guido Sensi (nel Gruppo Misto) e Marco Cordone (Lega Nord).
Infine è stato approvato dal Consiglio il documento del Pd con il quale si impegna il Presidente e la Giunta provinciale "ad attivarsi presso tutte le sedi istituzionali governative, affinché sia mantenuta e rafforzata l'azione mirante a fare chiarezza sulla posizione giuridica dei due marò e sull'effettivo rischio della condanna a morte per i due militari e sulla circostanze che hanno portato all'uccisione dei due cittadini indiani Ajesh Binki e Celestine Valentine.
Presidente e Giunta sono impegnati dal Consiglio anche "a promuovere nello spirito dell'appello dello scorso marzo del marò La Torre una azione verso l'opinione pubblica tesa ad 'unire le forze e risolvere questa tragedia', nel rispetto dei concittadini trattenuti in India e delle loro famiglie che da troppo tempo attendono con trepidazione una soluzione positiva alla loro vicenda". Quest'ultimo punto riprende il dispositivo della mozione Pdl.

27/02/2014 11.31
Provincia di Firenze - Ufficio Stampa Consiglio