SR 69 VALDARNO, CALO': "LOTTO 5 VERRA' COMMISSARIATO: FONDI PERSI?"
Il capogruppo di Rifondazione comunista in Provincia di Firenze parla di "colpo di scena" durante l'incontro del Presidente Enrico Rossi con i Sindaci e di "resa dei conti tra amministratori Pd"
"Il tour del governatore della Regione Toscana nel Valdarno Fiorentino ci regala un vero 'coup de théâtre' nella complessa vicenda delle infrastrutturazioni non realizzate": il capogruppo di Rifondazione comunista in Provincia di Firenze, Andrea Calò, si riferisce al lotto 5 della Variante alla Sr 69 in riva destra dell’Arno, che "verrà commissariato dalla Regione Toscana così come era già avvenuto per i lavori relativi alle casse di espansione di Figline Valdarno". Inoltre su tutto il complesso dei lavori "apprendiamo che grava la spada di Damocle che se non verranno realizzati entro il 2016 tutti i fondi stanziati potrebbero essere persi". Per Calò si tratterebbe di "una vera e propria resa di conti tra amministratori del Pd: Rossi sconfessa l’operato di Barducci e Ceccarelli quello di Gamannossi: certo è che la Provincia di Firenze esce per l’ennesima volta distrutta sul piano delle performance gestionali, mentre non c’è prova di appello per la pregressa amministrazione di Figline Valdarno ancora una volta soggetta a commissariamento".
Calò, che sulla questione ha presentato un'interrogazione urgente a risposta scritta, trova "giusta e condivisibile la presa di posizione del Sindaco di Reggello che reclama da parte della Regione Toscana e Provincia di Firenze il rispetto degli impegni assunti". Rifondazione comunista chiede al Presidente della Provincia di Firenze di riferire "sul commissariamento annunciato variante alla Sr69 in riva destra dell’Arno per il lotto 5, e sul resto dei lotti chiarendo se corrisponde a vero che se le opere a suo tempo finanziate da fondi europei per la variante alla Sr69 non verranno realizzate entro il 2016 i fondi stanziati verranno persi".
Di seguito il testo dell'interrogazione.
"Sabato 1 marzo il Presidente della Regione Toscana alla presenza degli assessori regionali all'agricoltura e alle infrastrutture, ha incontrato i Sindaci dell’Unione dei Comuni Valdarno Valdisieve nella sala del municipio di Rignano sull’Arno, nell’ambito delle 34 tappe del tour che il governatore ha avviato con le varie realtà istituzionali regionali e il complesso tessuto sociale e produttivo.
Nel corso dell'incontro sono stati affrontati alcuni temi di rilevanza strategica che interessano il Valdarno Fiorentino dalla viabilità/mobilità/circolazione vedi SR69, alle questioni legate all'assetto idrogeologico, al trasporto ferroviario, fino al tema drammatico del lavoro, crisi, precarietà e modelli formativi.
Argomenti importanti per una comunità che fa i conti con le tante promesse non mantenute da parte della Regione Toscana & Provincia di Firenze, tutte puntualmente denunciate da Rifondazione Comunista, proprio sui temi delle:
infrastrutturazioni necessarie e non realizzate, oppure bloccate, con le risorse prima assegnate e poi trasferite ad altro (strade, ponti, varianti, rotatorie, casse di espansione)
della mancata messa in sicurezza di un territorio che frana, crolla ed esonda a fronte di preoccupanti mutamenti climatici e eccessivi consumi del suolo, di scarse politiche di prevenzione e di contrasto ai rischi idrogeologici, a inesistenti opere di manutenzione e di interventi di tutela e difesa del suolo,
del pendolarismo e sul trasporto ferroviario dove le responsabilità della Regione Toscana sono inequivocabilmente chiare a fronte del continuo calvario dei cittadini e pendolari del Valdarno Fiorentino costretti a convivere con criticità, disfunzioni e disservizi, mancata sicurezza e comfort dei convogli, soppressione dei treni e /o ritardi da parte di Trenitalia episodi tutti riogorosamente segnalati e/o denunciati dal Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, il quale più volte a richiesto anche alla Regione Toscana e a tutti gli EE.LL. la tutela del diritto alla mobilità e azioni più incisive e meno inconsistenti per contrastare la pessima gestione del trasporto ferroviario da parte di Trenitalia ritenuto coralmente approssimativo e inaffidabile,lavoro, crisi aziendali, precarietà occupazionale, salariale e impoverimento delle condizioni di vita delle fasce sociali più deboli qui si avverte la totale inconsistenza delle azioni istuzionali proprio sul tema dei diritti sociali delle persone.
Il Presidente della Regione Toscana ha così pubblicamente puntualizzato:
"…La Regione non ce la fa a tenere dietro alle emergenze. La legge prevede che le somme urgenze siano pagate dallo Stato e vi invito a farle. In Toscana valgono 25 milioni di euro che noi non abbiamo e che chiediamo al Governo di stanziare. Quanto ai trasporti ferroviari occorre completare il sottoattraversamento di Firenze, che per voi è fondamentale. Per riavviare i lavori devono muoversi i ministeri dell'ambiente e delle infrastrutture. Quanto al trasporto regionale, chiedo a Trenitalia di fornirci i 33 nuovi convogli promessi e anche di mettere a disposizione i treni diesel per i quali abbiamo messo a disposizione 50 milioni di euro. Al nostro trasporto regionale servono nuovi treni e nuovi locomotori, oltre al raddoppio delle linee come la Firenze Viareggio. Quanto alla questione del lavoro, il presidente ha ribadito che i due pilastri su cui la Regione punta sono l'impiego immediato ed integrale dei fondi comunitari 2014-2020 e una radicale riforma della formazione professionale così da mettere in più stretto collegamento domanda e offerta di lavoro…".
Considerazioni giuste, tardive e un po’ manichee e di sapore elettoralistico per una Regione Toscana che verso il Valdarno Fiorentino, le comunità e le popolazioni si è sempre mostrata disattenta e/o inattendibile sulle azioni di governo locale, prova ne è il lungo cahier de doléances del livello regionale che non ha brillato per niente su le azioni di governo del territorio e neppure con la sospetta subalternità a Mauro Moretti, l’AD di Trenitalia per il servizio pubblico locale il quale ha fino ad oggi agito indisturbato sui tanti disservizi .
Per quanto riguarda le opere pubbliche non realizzate è stato proprio il sindaco di Reggello, con un intervento molto deciso e pienamente condivisibile a chiedere anche alla Regione Toscana il rispetto degli impegni presi sulla variante alla SR 69 in riva destra: sblocco dei lotti 1 e 3 parte reggellese, di farsi carico della quota parte mancante per la realizzazione rotonda al casello autostradale e di recuperare il lotto 2 stralciato a suo tempo su proposta della Provincia di Firenze per finanziare la sp 429.
In risposta al Sindaco di Reggello è intervenuto l’assessore alle infrastrutture il quale ha ribadito che”… è priorità della Regione Toscana “realizzare la variante alla Sr 69. I lavori nella parte aretina verranno completati a giugno e per questo c’è la necessita di dare avvio ai lavori nel Valdarno Fiorentino. La criticità maggiore si è registrato nel lotto 5, proprio quello al confine tra i due territori: ci sono stati da parte della Provincia di Firenze dei ritardi, per questo abbiamo inviato una nota formale. E’ nostra intenzione applicare la legge regionale 35/2011 “misure di accelerazione per la realizzazione delle opere pubbliche di interesse strategico regionali” prevedendo un commissariamento come avvenuto per la cassa di espansione. Anche perché sono stati stanziati fondi europei che è necessario rendicontare entro il 2016. Entro quell’anno i lavori quindi devono essere ultimati…”
Dunque dal tour del governatore della Regione Toscana nel Valdarno Fiorentino ci regala un vero 'coup de théâtre' nella complessa vicenda delle infrastrutturazioni non realizzate, rappresentato dal fatto che il lotto 5 della Variante alla Sr69 in riva destra dell’Arno, verrà commissariato dalla Regione Toscana così come era già avvenuto per i lavori relativi alle casse di espansione di Figline Valdarno.
Inoltre su tutto il complesso dei lavori apprendiamo che grava la spada di damocle se non verranno realizzati entro il 2016 tutti i fondi stanziati potrebbero essere persi.
Si tratta di una vera e propria resa di conti tra amministratori del PD Rossi sconfessa l’operato di Barducci e Ceccarelli quello di Gamannossi, certo è che la Provincia di Firenze esce per l’ennesima volta distrutta sul piano delle performance gestionali, mentre non c’è prova di appello per la pregressa amministrazione di Figline Valdarno ancora una volta soggetta a commissariamento.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista a fronte dell’annunciato commissariamento della Provincia di Firenze da parte della Regione Toscana per il lotto 5 della Variante alla Sr69 in riva destra dell’Arno a conferma delle pessime performance gestionali dell’amministrazione provinciale in materia di infrastrutture, e delle giuste richieste avanzate dal Sindaco di Reggello in merito allo sblocco dei lotti 1 e 3 della stessa variante, al recupero del lotto 2 inopportunamente stralciato dalla Provincia di Firenze, e al finanziamento per la propria quota parte per la realizzazione della tanto attesa rotatoria al casello autostradale A1 Incisa/Reggello
Chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire:
sul commissariamento annunciato variante alla Sr69 in riva destra dell’Arno per il lotto 5,
sulla realizzazione dei lotti 1 e 3
a quando il recupero e finanziamento del lotto 2,
sulla realizzazione della rotatoria al casello, quando verrà realizzata e i soldi che la provincia di Firenze è intenzionata a investire su un opera richiesta e attesa dalla popolazione.
Infine chiediamo di sapere se corrisponde a vero che se le opere a suo tempo finanziate con i fondi europei per la variante alla Sr69 in riva destra dell’Arno non verranno realizzate entro il 2016 le risorse verranno perse".