EX SASPI PONTE DI CAPPELLO, "E' ANCORA UNA DISCARICA"
Rifondazione comunista interroga la Provincia sui tempi di bonifica dell'area
Sopralluogo di Rifondazione Comunista al sito “Ex Saspi” situato in località Ponte di Cappello, inserito nel “Piano Regionale delle Bonifiche e Siti Inquinati” con il n.FI009 nel Comune di San Casciano Val di Pesa. Un mutuo finanziato con garanzie pro-quota tra i comuni della Provincia di Firenze di £ 970.000.000 (vecchie lire) del 1987 "approvato per il progetto lavori di bonifica e ripristino ambientale della suddetta discarica. Dopo lunghi studi di fattibilità ambientale rilevamenti e analisi dei suoli - dichiarano i consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi - a tutt’oggi resta una discarica di rifiuti pericolosi a cielo aperto". Rifondazione comunista chiede l’intervento della Provincia per le sue competenze, con un'interrogazione urgente. Di seguito il testo.
"A seguito di una serie di iniziative avviate da Rifondazione Comunista sul territorio provinciale, in merito alle modalità di gestione dello smaltimento dei rifiuti e all'ubicazione degli inceneritori e discariche, inoltre, grazie alle attenzioni e sollecitazioni arrivate da cittadini, comitati e associazioni su questioni ambientali, paesaggistiche e sanitarie abbiamo in questo contesto effettuato un sopralluogo sulla discarica di Cappello (San Casciano V.P) in cui sono stati stoccati fino dal lontano 1986 una serie di rifiuti speciali e in alcuni casi molto inquinati come le ceneri provenienti dall'ex inceneritore di Sibille e da altri siti produttivi (es. manifatture del cotto, scarti di edilizia etc.).
Un lunghissimo iter di studi, di deliberazioni di finanziamenti che hanno caratterizzato la spinosa questione del sito di Cappello, la nutrita e ricca documentazione a cui il gruppo di Rifondazione Comunista della Provincia di Firenze ha avuto accesso attraverso i compagni del luogo, dai comitati di cittadini, e altri soggetti che sul territorio del Chianti si sono battuti in tutti questi anni per il ripristino e la bonifica dell’area, non lasciano dubbi circa l’importanza e la pericolosità di tale area.
Una delle prime determinazioni la n. 158 avente come oggetto:
“bonifica siti inquinati – sito fi 009 “ponte di cappello” – approvazione piano della caratterizzazione”è del 12 ottobre 2007.
Un finanziamento pubblico per la bonifica del sito deliberazione del C.C. di S. Casciano V.P. n. 71 risale al 28.05.1991 e recita:
Che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 134 del 17/9/1987 è stato approvato il progetto lavori di bonifica e ripristino ambientale ex discarica in località Ponte di Cappello per l'importo di £ 970.000.000.= di cui £ 114.460.000.= a carico di questo Comune e la rimanente somma a carico dei Comuni di Greve, Bagno a Ripoli, Tavarnelle, Impruneta e Scandicci e che non è necessario l'aggiornamento dello stesso in quanto i prezzi sono tuttora congrui;
Finanziamenti che sono stati a sua volta ripartiti tra i Comuni a garanzia, pro-quota, dei Comuni di Greve in Chianti, Bagno a Ripoli, Tavarnelle Val di Pesa, Impruneta, Scandicci, San Casciano Val di Pesa mediante delegazione di pagamento a valere sulle entrate afferenti ai primi tre titoli di bilancio ai sensi dell'art. 3 della L. 21/12/1978, n. 843;
- erogazione mediante versamento dell'importo del mutuo nella contabilità speciale infruttifera presso la Sezione Provinciale della Tesoreria dello Stato intestata all'Ente mutuatario;
Che sono stati acquisiti i pareri favorevoli previsti dall'art. 53 della Legge 8/6/1990 n. 142.
Considerato tutto ciò che i Comuni di Greve in Chianti, Bagno a Ripoli, Tavarnelle Val di Pesa, Impruneta, Scandicci e San Casciano Val di Pesa si sono dichiarati disposti a garantire pro-quota il mutuo di £ 970.000.000.= da concedersi al Comune di San Casciano Val di Pesa rispettivamente per un ammontare pari a:
£ 71.295.000.= Comune Greve in Chianti
£ 411.377.= Comune Scandicci
£ 209.132.000.= Comune Bagno a Ripoli
£ 114.460.000.= Comune S.Casciano V.P.
£ 54.029.000.= Comune di Tavarnelle V.P.
£ 109.707.000.= Comune Impruneta
mediante rilascio di corrispondente delegazione di pagamento a valere sulle entrate afferenti ai primi tre titoli di bilancio, ai sensi dell'art. 3 della legge 21 dicembre 1978, n. 843.
Appreso che sono altresì stati fatti due corposi studi di fattibilità ambientale:
primo il n. 198 del 24/11/2008
avente come oggetto:
“piano della caratterizzazione del sito “fi 009” ponte di cappello – approvazione progettazione esecutiva per affidamento lavori”
In cui si delibera:
1. di approvare la documentazione relativa alla progettazione esecutiva dei lavori per la caratterizzazione del sito individuato nel Piano Provinciale di gestione dei rifiuti- 3° stralcio con la sigla FI 009 “Ponte di Cappello”, redatta dalla ditta CAF S.c.r.l., dallo Studio Associato Stingea e dal dott. Samuele Agazzi, dipendente di ruolo di questa Amministrazione, acquisita agli atti e costituita dagli elaborati indicati in premessa depositati presso l’Ufficio Tecnico;
di approvare altresì il quadro economico preventivo della spesa così come riportato in premessa che riporta quanto segue:
Dato atto che la spesa sarà ripartita tra i Comuni comproprietari dell’area in oggetto sulla base delle quote di proprietà come determinate in sede di transizione con l’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, approvata con deliberazione di Giunta Comunale n. 206/1999 e nello specifico:
Bagno a Ripoli: 21,56 %
Greve in Chianti: 7,35 %
Impruneta: 11,31 %
Scandicci: 42,41 %
Tavarnelle Val di Pesa: 5,57 %
San Casciano in Val di Pesa: 11,80 %
Il secondo a cura di HidroCON srl la “Relazione finale”
“Piano della caratterizzazione del sito “EX SASPI”
situato in località PONTE DI CAPPELLO, inserito nel “Piano Regionale delle Bonifiche e Siti Inquinati” con il n. FI009 Data emissione: Marzo 2011”
di cui la Committente Amministrazione Comunale di San Casciano in Val di Pesa ha avuto a disposizione i risultati fin dal 2011; data in cui è stata consegnata la relazione finale.
Riportiamo per informazione di massima l’indice dei capitoli degli studi fatti:
4.3 Blocchi diagramma
4.3.1 Piombo
4.3.2 Cadmio
4.3.3 Cromo
4.3.4 Nichel
4.3.5 Rame
4.3.6 Zinco
4.3.7 Idrocarburi
4.3.8 Analisi di approfondimento
4.3.9 Arsenico
4.3.10 Diossine e Furani
Nelle conclusioni al suddetto documento si annota:
…”Rileggendo in modo sintetico, il quadro che si è venuto a delineare,
all’interno del sito Ex Saspi, ubicato nel Comune di San Casciano in Val di
Pesa (FI), in località Ponte di Cappello, inserito nel Piano Regionale delle
bonifiche e siti inquinati con il numero “FI009”, si evince quanto segue:
1. le concentrazioni dei metalli pesanti, quali Piombo, Cadmio, Cromo,
Rame e Zinco, determinate su tutti i campioni prelevati all’interno
dell’area oggetto d’indagine, presentano un andamento lineare, con
valori analitici che diminuiscono passando dal primo orizzonte di
matrice solida analizzato (0-1 m) a quello inferiore (1-2 m),
evidenziando la scarsa penetrazione del contaminante nel
sottosuolo (vedi grafici All.to 06). Questo si riscontra analizzando le
relative tavole tematiche (All.to 05-blocchi diagramma), dove è
chiaramente osservabile che le concentrazioni dei vari elementi
diminuiscono con la profondità, tendendo ad allinearsi con i limiti di
Legge nell’orizzonte compreso fra 1 e 2 metri di profondità, su quasi
tutta l’area interessata dal piano di caratterizzazione.”…
Con il linguaggio molto rassicurante dei tecnici si evince che a partire dal piano di calpestio fino a due metri sotto terra, il terreno è inquinato e pieno di sostanze altamente pericolose, tra cui metalli pesanti, amianto, diossine , idrocarburi, ecc.
Ad oggi niente è stato bonificato nonostante i ripetuti interventi e monitoraggi fatti dagli organi competenti.
Nel periodo di metà dicembre 2013, abbiamo fatto insieme al consigliere di Rifondazione Comunista, sollecitati dalle richieste di alcuni cittadini del Comune di S. Casciano, un sopralluogo sul sito in questione, in cui abbiamo scattato una serie di foto e dove abbiamo potuto vedere e constatare il livello di degrado e pericolo di una zona che fino a quel momento non era nemmeno delimitata ma di libero accesso a tutti, diventando area di libero scarico di rifiuti domestici anche ingombranti e punto d’incontri talvolta equivoci, che non essendo area vigilata ben si presta all’uso di scopi malavitosi o illegali.
All’interno di questa si vedono bene ancora le ceneri e i materiali di scarto, così come si vedono i passati interventi di monitoraggio del sito (carotaggio etc) e si possono notare con la dovuta attenzione i vari elementi che rendono riconoscibile l'area come quello che era, ovvero una ex discarica.
Si notano inoltre tre siti diversi di stoccaggio, confermati dagli studi fatti e chiamati nel “piano della caratterizzazione del sito “fi 009” Ponte di Cappello” – A,B,C, una rampa per lo scarico dei rifiuti, l'accesso tramite un cancello (trovato aperto durante il nostro sopralluogo) e una strada per l'entrata e lo spostamento dei camion, ora ricoperta da vegetazione.
La situazione nella ex discarica a cielo aperto, in base ad informazioni acquisite a voce da alcuni cittadini, perdura da più anni ed è stata oggetto di visite e monitoraggi delle forze dell'ordine del territorio (polizia municipale, polizia provinciale), di associazioni (WWF), di enti (ARPAT, Comune, Provincia etc), come riferito nella presente interrogazione, ma a parte la produzione di carta per gli studi e risorse economiche spese per la burocrazia i risultati sono fermi al 1986.
Considerando che l’area inoltre ricade in un zona che tanto è decantata sia nel nostro paese che al livello internazionale, denominata come “Chianti”, ad un passo dalla delimitazione territoriale del consorzio del Chianti Classico e da alcune proprietà che producono prodotti vinicoli e agricoli di pregio, si capisce facilmente come, oltre al danno enorme, prodotto al territorio, dal punto di vista della salute, ve ne sia un altro, altrettanto grave sotto il profilo dell’immagine.
Il gruppo di Rifondazione Comunista ritenendo inaccettabile il protrarsi di tale situazione, chiede alla Provincia di Firenze per le proprie competenze di fare luce sulla bonifica di questo e di tutti i siti inquinati sul territorio Provinciale.
I consiglieri di Rifondazione Comunista pertanto chiedono al Presidente della Giunta Provinciale e all'Assessore competente:
- di riferire dettagliatamente su quale sia la attuale situazione del sito “EX SASPI” situato in località PONTE DI CAPPELLO, inserito nel “Piano Regionale delle Bonifiche e Siti Inquinati” con il n. FI009
- se alla luce della normativa vigente e di tutti gli atti prodotti dalle amministrazioni locali riferiti al suddetto sito, quale ruolo abbia avuto la provincia di Firenze e quali sono gli accordi di riferimento sulla base delle quote di proprietà come determinate in sede di transizione con l’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero. ( In cui si fa riferimento nella delibera CC S. Casciano n. 198 del 24/11/2008”approvazione progettazione esecutiva per affidamento lavori”)
- se i finanziamenti stanziati ed erogati per la bonifica del sito mediante versamento dell'importo del mutuo nella contabilità speciale infruttifera presso la Sezione Provinciale della Tesoreria dello Stato intestata all'Ente mutuatario (Comune di S. Casciano) e ripartiti tra i Comuni a garanzia, pro-quota, dei Comuni di Greve in Chianti, Bagno a Ripoli, Tavarnelle Val di Pesa, Impruneta, Scandicci, San Casciano Val di Pesa siano stati effettivamente spesi e quanto di questi finanziamenti è andato per gli studi e i rilievi di fattibilità.
Come mai a tutt’oggi non si sia provveduto bonificare il sito avendo prodotto per tempo tutti gli studi;
Quali siano i contenuti dei verbali delle conferenze de servizi fatte come da prassi sull’area.
Quale intenzione ha la Provincia di Firenze, in funzione delle proprie specifiche competenze su questi punti in particolare:
Parere su progetti di bonifica di competenza comunale;
Certificazione di avvenuta bonifica;
Ordinanza di bonifica siti inquinati e attività di controllo;
Certificazione liberatoria sul sito o relativa alla destinazione di uso consentita;
Approvazione progetto bonifica e ripristino ambientale su aree ricadenti su più comuni;
Ufficio Bonifica siti inquinati; in accordo ai Comuni interessati e coinvolti nei finanziamenti, per intervenire e procedere alla definitiva bonifica del sito di Ponte di Cappello".