FIRENZE FIERA, "NUOVO CDA ADOTTI SENSO VERO DI RESPONSABILITA' SOCIALE"
Calò e Verdi (Rifondazione comunista): "Ci aspettiamo passi avanti: a pagare non siano i lavoratori"
Nuovo Cda a Firenze Fiera a seguito "della pregressa fallimentare gestione", secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi.
La Provincia di Firenze decide di esprimere un proprio rappresentante nella compagine societaria "mentre trapelano notizie in merito a nuovi tagli di personale. Necessari sono il piano di risanamento economico e l'atteso rilancio dell'ente senza che a pagare i conti del deficit accumulato siano i lavoratori e l’occupazione".
Rifondazione comunista chiede di mantenere alta l’attenzione sul tema del lavoro, occupazione e dei diritti e chiede un profilo di alta responsabilità sociale. Con una domanda d'attualità i consiglieri Calò e Verdi chiedono di sapere con quali criteri sono stati nominati i rappresentanti nel Cda, con quale mandato e obiettivi e a quanto ammonta lo sbilancio economico attuale di Firenze Fiera.
Di seguito il testo della domanda d'attualità presentata in Provincia di Firenze.
"Riparte il nuovo Cda di Firenze Fiera “...la società che gestisce gli spazi per eventi, congressi e fiere nella Fortezza da Basso di Firenze...” dopo la fallimentare gestione di Antonio Brotini & Soci. Dopo il consigliere scelto dal Consiglio regionale, Luca Bagnoli, destinato a guidare operativamente la spa di cui la Regione è la principale azionista, ha ora anche il resto dei componenti del Cda, si tratta di “tecnici” o delle varie associazioni di categoria, o comunque scelti anche dai soci pubblici o privati in qualità della loro esperienza, almeno questo ci auguriamo.
La Provincia di Firenze ha cambiato opinione rispetto alle pregresse dichiarazioni sulla base delle quali aveva annunciato l'intenzione di defilarsi dalla componente societaria e nomina un ex Dirigente dell'Amministrazione provinciale.
Il futuro di Firenze Fiera non è però roseo. Tra multe impreviste, crisi economica, dissipazione di di risorse pubbliche, pessime performance gestionali e qualche fiera andata male ci danno il quadro esatto e preoccupante dello stato di crisi in cui versa la società una situazione di sbilancio economico che dura da tre anni.
E questo rende molto problematico , per legge, che gli enti pubblici soci possano fare interventi di capitale o investimenti per la vera operazione che dovrebbe rilanciare il tanto discusso ente fieristico. Ricordiamo così che esiste un “...progetto di ristrutturazione della Fortezza, la cui variante è già stata approvata da Palazzo Vecchio, e che però costa un centinaio di milioni. Interventi peraltro da fare a tappe, per mantenere in funzione la struttura....”.
Ma a parte il solito ritornello del “rilancio” e dell'uscita dal “tunnel” quello che ci preoccupa e che sembra tornare d'attualità, è l'operazione di razionalizzazione del personale utilizzata a suo tempo in modo improvvido, sciagurato e irresponsabile dalla vecchia gestione per rimettere i famosi conti in nero.
Insieme alla nuova compagine governativa torna alla ribalta il tema dei tagli, una modalità socialmente iniqua, inutile e dannosa, a suo tempo respinta dai lavoratori e dal sindacato e osteggiata da Rifondazione Comunista.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
nel prendere atto che si è appena conclusa il processo di riconfigurazione dei vertici del Cda di Firenze Fiera, del quale la Provincia di Firenze né è parte integrante e sostanziale, e che sarà affrontato entro breve il necessario piano di risanamento economico e l'atteso rilancio dell'ente, nell'evidenziare che si torna a parlare “a mezzo stampa” di una non precisata razionalizzazione del personale, tra l'altro appena insediato il nuovo Cda,
e nell'esprimere la più totale contrarietà alle ipotesi che scaricano sui lavoratori i costi dissennati di una mala gestione e di uno strutturato deficit di bilancio,
chiede al Presidente della Provincia di Firenze e all'Assessore competente di riferire
sulle nomine del nuovo CdA, sui criteri utilizzati dagli enti/associazioni e/o soci pubblici e privati nell'individuazione delle figure di rappresentanza,
quali criteri ha adottato la Provincia stessa per il proprio rappresentante all'interno del CdA.
a quanto ammonta lo sbilancio economico attuale di Firenze Fiera e quali le proposte operative raggiungere il risanamento e il rilancio, se ci saranno modifiche agli assetti occupazionali, se è previsto una nuova modalità di relazione con le organizzazioni sindacali fondate sul rispetto dei diritti.
Altresì chiediamo di sapere se corrisponde a vero le notizie riportate sulla stampa che saranno presi in esame tagli al personale al fine di risanare lo sbilancio economico
Chiediamo infine alla Provincia di Firenze, in particolare per le proprie competenze in materia di lavoro, di vincolare la propria presenza all'interno del CdA, all'impegno del mantenimento dei livelli occupazionali e del rispetto dei diritti individuali e collettivi dei lavoratori".