RENAI, PIU' VICINE LE CASSE D'ESPANSIONE
L'assessore all'Ambiente della Provincia di Firenze Renzo Crescioli risponde ai quesiti posti dalla Lega Nord e da Rifondazione comunista
L’area dei Renai di Signa è di laminazione dei fiumi Arno e Bisenzio ed è per tale motivo che la stessa è delimitata a est dall’argine della Viaccia. Puntuale resoconto dell'assessore provinciale all'Ambiente Renzo Crescioli, in risposta a domande d'attualità presentate dai consiglieri Marco Cordone (Lega Nord) e di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. Come è noto, nei giorni 10 e 11 febbraio 2014 si è registrata una piena che ha prodotto livelli idrometrici in Arno a Ponte a Signa e in Bisenzio rilevanti anche se non eccezionali. In questa occasione l’area ha svolto la sua funzione naturale invasando le acque di piena.
I problemi menzionati nell’interrogazione di Rifondazione, relativi al danneggiamento del canale delle acque basse, si sono verificati al momento del reflusso delle acque dall’area dei Renai verso l’Arno.
Bisogna a tal proposito specificare che, sia il canale delle acque basse che l’impianto idrovoro della Viaccia sono opere di Bonifica su cui la Provincia di Firenze non ha competenze, in quanto la legge riserva tali opere per quanto riguarda la gestione e la manutenzione ordinaria al Consorzio di Bonifica, mentre la manutenzione straordinaria è a carico della regione Toscana.
Nei giorni immediatamente successivi all’evento il consorzio di Bonifica Medio Valdarno ha avviato, dandone comunicazione, un intervento volto a favorire lo svuotamento del lago procedendo inoltre a richiedere alla Regione Toscana un finanziamento per il ripristino delle opere di bonifica danneggiate che è stato stimato in 2.125.000 €.
Per quanto riguarda infine la dichiarazione dello stato di calamità, la stessa non rientra tra le competenze della Provincia ma spetta alla Regione Toscana.
Il progetto esecutivo della cassa d’espansione dei Renai è stato completato dal commissario Ing. Giancarlo Fianchisti, e sono attualmente in corso le procedure di gara. Si prevede che le stesse vengano concluse entro sei mesi. E' una gara europea. L'intervento previsto assomma a 13 milioni di euro.
Marco Cordone, con la Lega Nord, ha preso atto della risposta: "Noi - ha detto - concordiamo con quanti chiedono che sia dichiarato lo stato di calamità naturale e specificano che servono finanziamenti di oltre due milioni di euro per riparara ai danni. Se dovesse piovere ancora nella misura in cui è accaduto, sono a rischio le popolazioni di tutta l'area".
"I lavori operati in fase di somma urgenza - ha commentato per Rifondazione comunista Andrea Calò - tendevano a stabilizzare in modo definitivo l'invaso. Si parla da anni della realizzazione delle casse d'espansione, opere necessarie per giungere a un assetto definitivo.
Le competenze della Provincia sono in correlazione con enti più direttamente coinvolti. Dunque c'è una governance che disperiamo non si rompa, nonostante le turbolenze tra le diverse amministrazioni a maggioranza Pd. Il punto nodale e strategico per l'area sono le case d'espansione, con ben 13 milioni di euro di investimento, che hanno bisogno di governo".