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SANT'ORSOLA A FIRENZE, "NON E' UN LUOGO ABBANDONATO: RISPOSTE A MAGGIO"
Comunicazione dell'assessore al Patrimonio Stefano Giorgetti al Consiglio provinciale

L'ex convento di Sant'Orsola "non è un luogo abbandonato. Quando si individuò nello stabile l'origine della diffusione di roditori, Sant'Orsola venne derattizzato anche se si scoprì che i topi non uscivano da lì ma dalle fogne. Certo, il cantiere è fermo, ma non è sporco né abbandonato. La Provincia di Firenze lo ha messo in sicurezza. Almeno due mattinate a settimana vengono compiute visite nell'immobile ed è previsto un calendario di eventi".
L'ex Convento di Sant'Orsola al centro del Consiglio provinciale di Firenze, dove l'assessore al Patrimonio Stefano Giorgetti ha illustrato il progetto e il bando per la valorizzazione della struttura, compiendo anche la ricostruzione dei passaggi storici all'origine delle nuove scelte della Giunta di Palazzo Medici Riccardi.
La Provincia di Firenze ha sottoscritto un accordo di permuta il 2 agosto 2007 insieme a Regione, Comune e Demanio per l'ex convento.
La Provincia ha avuto il bene in possesso dal 5 febbraio 2010. La Provincia da allora ha compiuto i rilievi, predisposto il piano di recupero, composto il progetto definitivo che è stato approvato nel marzo 2011. Dunque in tempi estremamente rapidi la Provincia ha compiuto tutto gli atti di sua competenza.
L'ente aveva anche inserito nel bilancio triennale 2010-2013 una serie di interventi e risorse per recuperare le parti interrate, pareti e copertura. Ma si sono dovute usare queste previsioni per altri scopi a motivo delle misure di spending review.
Nel settembre 2011 una società aveva formalizzato una proposta di finanza di progetto. Richieste integrazioni e correzioni che non sono arrivate, il progetto non è stato approvato.
Nel settembre 2013 la Provincia ha deliberato la conclusione dell'iter e avviato un percorso con Comune di Firenze e Regione Toscana per partecipare ai bandi europei. Parallelamente è iniziato anche un altro percorso di bando pubblico per la valorizzazione dell'immobile. La scadenza è il prossimo 29 aprile.
Qualsiasi progetto dovrà essere approvato dal Mibac, nel rispetto dei vincoli per un immobile storico qual è Sant'Orsola. Si tratta di un bando con concessione (da 6 a 50 anni) per la valorizzazione di Sant'Orsola. Il bando richiede una serie di scelte progettuali cogenti da valutare, come l'inserimento nel quartiere (con soluzioni sociali), che qualificano fino a 80 punti, mentre vengono valutati fino a 20 gli aspetti economici. I progetti che non riescono a raggiungere i 45 punti sotto il profilo edilizio, saranno ritenuti non sufficienti.
Il prezzo iniziale di concessione è di 120 mila euro l'anno. Chi offre di più avrà maggiori opportunità. La Provincia sceglierà chi consegnerà anche il progetto più conveniente.
Gli aspetti contemplati dal bando vanno nella direzione di concretizzare il museo di Sant'Orsola e il museo di Monna Lisa, spazi per le mostre e per gli incontri da mettere a disposizione del quartiere e della città.
Recependo preoccupazioni e proposte delle associazioni del quartiere di San Lorenzo, la Provincia richiede cantieri aperti, criteri di realizzazione nel rispetto ambientale ed energetico. Tutto quel che viene fatto deve essere certificato.
Sarà creata una commissione di cinque persone, a cura del Responsabile unico di progetto, con due persone esterne all'Amministrazione pubblica, scelte sulla base dei curricula dopo la scadenza del bando.
La Provincia di Firenze, ha spiegato Giorgetti, conta di conseguire risultati già nei primi 15 giorni di maggio.
Il bando è stato pubblicizzato sulla Gazzetta Ufficiale, in Europa, inviato a tutte le ambasciate, diffuso mediante le agenzie di stampa nazionali ed internazionali, e attraverso l'Enit.
"Tanti - ha commentato per la Lega Nord Marco Cordone - hanno la responsabilità di quello che è successo in questo edificio. Si poteva realizzare un percorso archeologico per 40 mila euro. C'erano cose che potevano essere fatte. Abbiamo dato Castelpulci e ci siamo presi Sant'Orsola. Ricordiamo di mettere una una targa in ricordo degli esuli giuliano-dalmati". Sul primo di questi punti Giorgetti ha spiegato che le risorse per il percorso ci sono, ma "manca ancora l'approvazione della perizia di variante per attrezzare lo spazio e renderlo visitabile".
Piergiuseppe Massai (Pdl) avrebbe voluto "maggiori chiarimenti. Ad esempio quali costi avranno le attività e le aree pubbliche. I 45 punti di valutazione mi danno qualche preoccupazione. Mi pare che con certe premesse, quell'immobile, che vuol dire di per sè degrado, non lo prende nessuno perché eventuali privati non me avrebbero alcun guadagno. Andava prima riqualificato con una spesa pubblica. Non si può riqualificare il quartiere di San Lorenzo se non si riqualifica Sant'Orsola. Dateci qualcosa di credibile per pubblicizzare questo bando perché a scatola chiusa non si prende nulla".
Secondo Erica Franchi (Forza Italia) "abbiamo sentito la solita storia che conosciamo a memoria anche se non eravamo presenti nelle precedenti consigliature. Dispiace vedere i titoli dei giornali sull'abbandono. E' stato fatto uno scempio. Non so dove erano gli enti preposti a controllare, a verificare che i nostri beni fossero trattati in maniera adeguata. Le responsabilità sono veramente tante da ricercare soprattutto nel passato. Il privato che interesse ha ad entrare in qualcosa che si pone in relazione alla politica più che alla città? Perché un privato dovrebbe intervenire per passare una struttura ad ipotetiche associazioni? Non si chiedono soldi al privato per mantenere una pletora di sigle".
"Non concordo con le critiche - replica Loretta Lazzeri (Pd) - Semmai possiamo dire che il ministero delle Finanze non ha indovinato nulla. Tra Sant'Orsola e il palazzo di Scandicci quando vi si è installato è intervenuto con cemento armato e ferro. Ringrazio l'assessore Giorgetti, invece, per la tenacia di un percorso. Quando i bandi vanno deserti si punta ad altro. Peraltro non si punta al ritorno economico per l'amministrazione pubblica, ma alla valorizzazione di un bene con una proposta dignitosa e di lungo respiro, perché si concretizzi un'offerta vera".
Per dissipare dubbi, l'assessore Giorgetti ha invitato i consiglieri a leggere per intero il bando pubblicizzato dalla Provincia.

26/03/2014 10.52
Provincia di Firenze - Ufficio Stampa Consiglio