VAGLIA E DISCARICA A PATERNO. PUNTO IN CONSIGLIO PROVINCIALE
L'assessore all'Ambiente Renzo Crescioli risponde a Rifondazione comunista
Discarica a Paterno. Della questione si è discusso in Consiglio provinciale di Firenze in seguito a una domanda d'attualità di Rifondazione comunista. L'assessore all'Ambiente Renzo Crescioli ha spiegato che la Provincia di Firenze non è stata coinvolta nelle verifiche dei danni a Paterno.
La vicenda parte da esposti da parte di singoli cittadini, da cui è scaturita un'indagine. Nel luglio scorso, a seguito di un sopralluogo del Corpo forestale e Arpat, nell’area dell’ex cava di Paterno è stata individuata una situazione di forte degrado dovuta allo stoccaggio di materiali vari ed è stata richiesta un'ordinanza di rimozione dei rifiuti al sindaco di Vaglia, secondo la normativa ambientale. A seguito di ulteriori accertamenti relativi ad un ipotizzato vasto traffico di rifiuti illegalmente riciclati e stoccati, è stato disposto il sequestro. Tutti i passaggi sono gestiti dalla Magistratura e, se richiesto, "anche con l'ausilio degli Uffici della Provincia".
Per ciò che riguarda le procedure per gli interventi di bonifica, Crescioli ha ricordato che sulla base della normativa vigente, la Provincia è competente solo al rilascio di un parere nell'ambito della Conferenza dei servizi convocata dall'Ente competente all'approvazione del progetto (cioè il Comune nel quale ricade il sito) e, una volta terminati i lavori di bonifica/messa in sicurezza permanente, al rilascio della relativa certificazione.
In merito alle previsioni del Piano interprovinciale dei rifiuti, la Provincia ha ricevuto una richiesta esplicita dall'Amministrazione di Vaglia nell'ottobre 2010 come osservazione al documento preliminare di Piano. E' stato richiesto di considerare la possibilità di inserire un impianto che potesse gestire il trattamento dell'amianto nel sito dell'ex cava di Paterno. Della richiesta la Provincia ha dato atto nel Documento di Piano.
Circa le trattative per l'acquisto della cava, l’Assessore ha ricordato che atti e transazioni tra privati non riguardano le competenze della Provincia che non è al corrente di questi passaggi, se non da notizie di stampa.
Circa la richiesta di procedere allo stralcio dal Piano Interprovinciale dei Rifiuti dell’ipotesi di realizzare una discarica di rifiuti speciali presso la ex cava e cementificio di Paterno nel comune di Vaglia, Crescioli, nel rinviare alla discussione sull’Ordine del Giorno presentato, ha comunque fatto presente che il Piano non è di proprietà della Provincia ma che nasce dal lavoro di più amministrazioni pubbliche.
"Noi abbiamo presentato una mozione a questo scopo - ha commentato per Rifondazione Lorenzo Verdi - Il problema che rimane è l'indicazione nel Piano di una discarica pericolosa per rifiuti di amianto in quell'area. Si dice che la Provincia non ha competenza per la bonifica sito. Mi domando perché se quel sito è inserito nell'anagrafe dei siti inquinati si sia poi provveduto a inserirlo nel Piano interprovinciale dei rifiuti. Il sindaco di Vaglia nell'ultimo consiglio comunale ha chiesto di togliere il sito dal Piano e ha detto che la lettera del 2010 era dal valore nullo. La Provincia avrebbe deciso l'eventuale localizzazione di una discarica in quel sito per sua scelta.
Quanto alla proprietà ci risulta nel 2010 un concordato con affitto e concessione a Produrre pulito di Sesto che si occupa di rifiuti.
Già da qualche anno qualcuno ipotizzava che si potesse fare una discarica di rifiuti pericolosi e questo ora appare evidente alla luce dei fatti.
Le nostre posizioni sono quelle del Comitato ambientale di Vaglia: dunque bonifica ed eliminazione dal Piano interprovinciale dei rifiuti di quell'area. Il territorio di Vaglia ha già pagato tanto".