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LA CHIUSURA DEI POZZI ALLE SIBILLE DI SAN CASCIANO
L’assessore all’ambiente Luigi Nigi ha risposto ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista

Una domanda d’attualità del gruppo consiliare di Rifondazione comunista sulla chiusura dei pozzi in località Le Sibille nel comune di San Casciano in Val di Pesa. “I pozzi in questione si trovano nelle vicinanze dell’impianto di gestione rifiuti urbani gestito da Safi Spa, attualmente in esercizio con la funzione di stazione di trasferimento rifiuti. Il piano provinciale di gestione dei rifiuti urbani – precisa l’assessore all’ambiente Luigi Nigi – prevede nella fase a regime un ampliamento del suddetto impianto con inserimento di linee di selezione. La presenza dei pozzi, ubicati a distanza inferiore a 200 metri, costituiscono fattore escludente pertanto il piano stesso prende atto che detto vincolo verrà rimosso mediante spostamento dei pozzi stessi”. Non soddisfatto Targetti: “Sappiamo che il Piano di gestione rifiuti prevede per la località delle Sibille un impianto di selezione e trattamento dei rifiuti che serve per recuperare ulteriormente materiali dalla raccolta indifferenziata dei rifiuti e per realizzare quel combustibile derivato dai rifiuti che dovrebbe essere poi bruciato negli impianti termici. Non siamo favorevoli alla scelta strategica dell’incenerimento – ha spiegato il capogruppo di Rifondazione Comunista – ma pensiamo che tutte le procedure che servono a recuperare materiali dai rifiuti possono contribuire al progetto rifiuti zero che noi proponiamo in alternativa alla scelta strategica dell’incenerimento. Il problema è sulle dimensioni dell’impianto delle Sibille, piuttosto cospicue, e che porterà problemi a quel territorio”.

21/12/2004 15.40
Provincia di Firenze