A SOSTEGNO DEI PRIGIONIERI PALESTINESI ANCHE HANY ABU-ASSAD IN LIZZA AGLI OSCAR 2014 CON IL SUO “OMAR”
Il regista candidato all’Oscar 2014 per il miglior film straniero oggi a Palazzo Medici Riccardi in occasione dell’iniziativa “Diamo voce ai prigionieri palestinesi”. Presente anche l’Ambasciatrice palestinese in Italia e la moglie di Madwan Barghouti
La testimonianza di Hany Abu-Assad, regista candidato all’Oscar 2014 per il Miglior film straniero con il suo “Omar”, è stata una delle voci dell’iniziativa svoltasi questa mattina a Palazzo Medici Riccardi “Diamo voce ai prigionieri palestinesi”, in vista della prossima alla giornata internazionale dei prigionieri palestinesi che si terrà il 17 aprile.
Il regista palestinese, già vincitore del Gran Premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes, ha partecipato all’incontro che ha visto la presenza dell’Ambasciatrice Palestinese in Italia Mai AlKaila e di Fadwa Barghouti, moglie di Madwan Barghouti politico palestinese rinchiuso nelle carceri israeliane dal 2002.
Durante l’incontro è stato proiettato anche il trailer originale di "Omar".
“La liberazione dei prigionieri detenuti ingiustamente nelle carceri israeliane – sottolinea l’Ambasciatrice palestinese in Italia Mai AlKaila – è una condizione necessaria per l’avanzamento del processo di mediazione”.
Secondo i dati 2013 della “Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese”, nelle 17 prigioni, nei 4 centri per gli interrogatori e nei 4 centri di detenzione israeliani, erano rinchiusi 4.812 palestinesi. Di questi, oltre 200 tra minori e bambini, di cui 31 sotto i sedici anni.
Tutte le strutture di reclusione, ad eccezione del carcere di Ofer, si trovano all'interno di Israele, in palese violazione dell'Art. 76 della IV Convenzione di Ginevra, che stabilisce che una potenza occupante deve detenere i residenti del territorio occupato nelle carceri all'interno del territorio stesso.