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LICEO DANTE, DI FEDE PRECISA: “L’IMPRESA COSTRUTTRICE NON HA MAI FORNITO LE CERTIFICAZIONI DI LEGGE SULL'ACCIAIO UTILIZZATO PER LA SCALA DI EMERGENZA”
Nel frattempo la ditta è fallita, lasciando nell'impasse la Provincia di Firenze che ha richiesto la documentazione al curatore fallimentare senza ricevere risposta

Il Liceo Dante di Firenze

“Non è una formalità: senza quei certificati non può essere attestata la sicurezza e la stabilità della scala di sicurezza costruita al Liceo Dante di via Puccinotti”. Giovanni Di Fede, assessore all’edilizia Scolastica della Provincia, precisa quanto apparso sulla stampa in merito al mancato utilizzo della scala di sicurezza che è stata realizzata al liceo Dante nell’ambito di un progetto di messa a norma dell’edificio che fu affidato nel 2008 all’impresa Ragionieri.
“La Provincia di Firenze, per quanto le era consentito dalla legge, ha cercato di porre rimedio alla situazione che si era creata a seguito del fallimento della ditta costruttrice – spiega Di fede – d esempio, prima di fallire l’impresa aveva realizzato la scala, ma non la baraccatura esterna che costituisce parte integrante dell’opera. In questo caso la Provincia è riuscita a completare i lavori tramite un nuovo appalto. Il problema resta però intatto per quanto riguarda le mancate certificazioni relative alla parte di scala che era stata precedentemente realizzata dalla ditta Ragionieri”
“La legge parla chiaro – aggiunge l’assessore all’Edilizia scolastica – trattandosi di una scala di sicurezza occorre collaudare l’opera prima di consentire il suo uso da parte degli studenti. Questa procedura prevede che l’impresa realizzatrice fornisca le adeguate certificazioni riguardanti l’acciaio utilizzato, le bullonature e il corretto montaggio della scala. Purtroppo l’impresa costruttrice non ha fornito i certificati, e nemmeno lo ha fatto l’officina che ha fornito manufatto, la quale sostiene di non aver mai ricevuto il corrispettivo per la fornitura della scala. A questo punto la Provincia ha chiesto la necessaria certificazione al Curatore Fallimentare, ma anche in questo caso la richiesta è caduta nel vuoto”.
“Si è creata una situazione di impasse di cui, come si può ben capire, la Provincia non ha alcuna responsabilità. Per sopperire alla mancanza dei certificati si dovranno eseguire della costose prove sui materiali utilizzati. Reperire i fondi non è facile. Come è noto, il Governo ha di fatto svuotato le Province della loro capacità di spesa, anche gli assessori e il Presidente della Provincia svolgono il loro lavoro a titolo gratuito. Le risorse economiche per fronteggiare le richieste dei cittadini scarseggiano sempre di più”
“Trovo assolutamente improprio l’uso del temine spreco perché, come risulta da questa ulteriore spiegazione, la Provincia ha sempre cercato di rispettare il preventivo, evitando lo spreco. E se per consentire l’uso della scala si troverà costretta a eseguire le prove di carico e collaudo – conclude Di Fede – lo farà con soldi propri, in una situazione di bilancio delicata, sottraendo soldi ad altre opere e interventi già previsti in altre scuole fiorentine”.

06/06/2014 19.38
Provincia di Firenze