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Ultimo Consiglio provinciale Firenze, il congedo delle forze politiche
Preoccupazione e speranza per la futura Città Metropolitana: "Renderla robusta, autonoma e rappresentativa"

Piergiuseppe Massai (Pdl-Ncd): "Qui ho incontrato persone piene di dedizione, che hanno dato supporto e che hanno anche sopportato. Non rinuncio alle idee che ho portato sempre avanti. Se quelle idee non hanno avuto riscontro si può forse pensare che non siano buone. Ho sentito tante promesse ma chi le ha fatte non le ha mantenute. A me è sembrato importante dare sempre seguito alla parola data".
Erica Franchi (Forza Italia): "Nel tempo si è accentuata una cappa di piombo. Sul piano politico i rapporti fra consiglieri sono sempre stati corretti, ma la politica non ha avuto la forza di rivendicare il suo ruolo anche di fronte a chi ha fatto il suo comodo in questo palazzo. Sono entrata in un Ente che aveva caratteristiche istituzionali forti, ma ho avvertito fin dall'inizio un mancanza di equilibrio, una mancanza di garanzia istituzionale".
Guido Sensi (Fdi, nel Gruppo Misto): "Il dieci giugno è stato dichiarato il pre dissesto finanziario. La soluzione più semplice sarà per la Città Metropolitana quella dei circondario, con una sorta di direttore generale che governerà. Senza l'input di una politica autonoma, eletta dal popolo, io temo che da questa Città Metropolitana ci sia da aspettarsi poco".
Stefano Fusi (Pd): "La presenza dei Sindaci in quest'Assemblea sana oggi la frattura degli scorsi anni. Non li avevamo sentiti vicini. Si è ammazzato un ente, la Provincia, creandone un altro senza dare la giusta continuità. Si è creato il mostro per condizionare i processi legislativi, senza un'elezione diretta, nemmeno per chi guiderà la Città Metropolitana. Il Sindaco Metropolitano non è sfiduciabile dal Consiglio metropolitano. E' la prima volta che accade una cosa simile. Non vi è equilibrio di poteri".
Marco Cordone (Lega Nord): "Sono stato l'unico consigliere della Lega Nord nella Provincia di Firenze. E' un'esperienza che non dimenticherò. E' stata una grossa palestra politica. Oggi il Consiglio provinciale finisce i suoi lavori e andiamo incontro alla Città metropolitana che a me non piace. La Lega ha sempre difeso le province. Stop alle politiche dei nominati. Qui non c'è una pagina bianca da scrivere, non siamo beoti. Il Consiglio provinciale è stato trattato come agnello sacrificale. Ho forti dubbi che la Città Metropolitana sia realizzata".
Massimo Lensi (radicali, nel Gruppo Misto): "Si è parlato di aggressione finanziaria alle Provincie. E' vero come è vero che ci vuole un bilancio sano per erogare, come dovrà fare la Città Metropolitana, gli stessi servizi forniti finora dalla Provincia. Circa il nuovo Ente così come sembra configurarsi, le elezioni di secondo grado sono polvere di stelle".
Andrea Calò: "Il Sindaco di Firenze Dario Nardella non ci ha detto che fine farà il Maggio Musicale. Molti Sindaci venuti a questo incontro se ne sono andati dopo la parata iniziale. Il pre dissesto della Provincia di Firenze è causato dai bonus che non eliminano le ingiustizie. Dopo quest'ultimo Consiglio provinciale, la Giunta deciderà di svendere il patrimonio pubblico di Mondeggi Lappeggi e saccheggerà il salario accessorio dei dipendenti per evitare il dissesto. Chiedo che Barducci onori la promessa di mettere in sicurezza i lavoratori e le lavoratrici precari".
Stefano Prosperi (Pd): "In questa Assemblea sono state rappresentate negli anni tutte le parti del territorio. Credo che questa comunità politica deve farsi carico della prospettiva metropolitana. Credo che anche nei prossimi giorni, settimane, mesi, con la Giunta che ha fatto la scelta politica importante di restare in carica per traghettare la Provincia verso il nuovo ente, si ponga il problema di scrivere le regole della Città Metropolitana che dovrà assumere meccanismi di governo e politici. La capacità di spesa definisce l'autonomia di un ente e questo valore non deve essere perso, neanche per la Città Metropolitana".
Loretta Lazzeri (Pd): "Questi dieci anni mi hanno consentito di lavorare, prima con le risorse poi con fantasia e concretezza, per le Pari Opportunità, con la Commissione. Mi auguro che nella Città Metropolitana si rispetti la parità di genere e vi siano anche delle donne".
Samuele Baldini (Udc): "Prima di entrare in questo Consiglio, avevamo l'idea e la volontà di trasformare l'ente per il quale ci candidavamo. Abbiamo lavorato in questa direzione e avremmo voluto condividere di più questo cambiamento. Abbiamo affrontato temi piuttosto dolorosi. La Provincia di storia ne ha scritta tanta. Io spero che la Città Metropolitana non sia una scatola vuota".
Salvatore Barillari (Gruppo Misto): "In questi anni ci siamo appassionati alla nostra attività politica e istituzionale. Mai è venuta meno la sobrietà, la stima, la dignità. Chi fa politica può dare un contributo importantissimo alla nuova Città Metropolitana. Io penso che l'assenza della Provincia si sentirà".
Manola Aiazzi (Pdl-Ncd): "Rimangono nel cuore gli incontri, gli scambi, il rispetto che c'è stato tra noi. Il percorso di trasformazione ha preso velocità e qualcuno in questo momento persegue una sorta di politica di uccisione di chi l'ha aiutato. Non mi sembra questa la politica del bene comune. C'è una pericolosa fase adolescenziale che accompagna la politica di tanti in questo periodo".
Riccardo Lazzerini: "Mi piace ricordare di quando eravamo vivi. Questo lavoro non ha avuto lo sbocco che avevamo sperato. Ma ci vuole speranza e dobbiamo andare avanti, portando come contributo anche i rapporti interpersonali costruiti in questi anni".
Alessandro Cresci (Progetto Toscana - Idv): "C'è molto da fare per i diritti civili. La riforma istituzionale era ed è necessaria, ma si è cavalcata un'onda emotiva fino a Graziano Del Rio. Ha votato la riforma di Del Rio gente che è cresciuta in Provincia, favorendo un sistema che uccide le opposizioni e le minoranze".
Paolo Bassetti (Udc): "Ringrazio innanzitutto i cittadini. Pur facendo parte della minoranza del Consiglio provinciale, ricordo l'impegno dell'assessore all'Ambiente della Provincia per essere presente sul territorio a Marradi, dove sono stato sindaco, e della Provincia per risolvere problemi occupazionali. Si poteva dire tutto il male delle Province, ma tutti erano rappresentati in questa assemblea".

20/06/2014 11.21
Provincia di Firenze - Ufficio Stampa Consiglio