DEROGA AL TRATTATO DI SCHENGEN PER AIUTARE I POPOLI COLPITI DAL MAREMOTO
Lo chiede una mozione votata da Centrosinistra e Rifondazione Comunista
Approvata in Consiglio provinciale dai gruppi di maggioranza (Ds, Margherita, PdCI, Verdi) e Rifondazione Comunista una mozione che chiede una deroga degli accordi di Schengen nei confronti dei migranti dei paesi colpiti dal maremoto. Il documento chiede al Parlamento europeo ed al Parlamento italiano di favorire una reale politica di accoglienza per le popolazioni del sud est asiatico, di promuovere una moratoria per i permessi di soggiorno, di estendere il concetto di ricongiungimento familiare anche a parenti di terzo grado, prevedendo opportune documentazioni da parte delle autorità competenti, di consentire ed agevolare la regolarizzazione immediata degli irregolari. I gruppi della Casa delle Libertà hanno votato contro. Targetti (Prc) ha ricordato l’appello per la cancellazione del debito di questi paesi. Per Tondi (Udc) la mozione è una forzatura visto che tutta Europa si è spesa in aiuti per queste popolazioni. “E’ opportuno far lavorare il Parlamento italiano”. Sulla stessa linea Lensi (FI): “Anche perché non siamo il consiglio di sicurezza dell’Onu”. Per Ermini (Margherita) occorre, invece, creare una vera politica dell’accoglienza anche per le persone che sono emigrate in Europa ed anche nel nostro territorio. Per Calò (Prc) il documento vuol ribadire lo sforzo eccezionale d’aiuto per questi popoli. Sull’importanza di una cultura della solidarietà e della pace Gori (Ds): “Anche gli stati Uniti si sono prodigati e questa immane tragedia consente di rimettere in campo un’America diversa da quella che abbiamo visto all’opera negli ultimi tempi”. Pieno appoggio di Marconcini (PdCI) “Ad oggi è necessaria, per forza, una maggiore apertura per questi popoli”. Per Grazzini (FI) “I trattati sono messi alla prova nella loro validità proprio quando calamità ed urgenze li mettono alla prova”. Per Bassetti (Udc) la modifica di trattati non può riguardare solo il nostro paese ma anche gli altri stati d’Europa. Per Nascosti (An) “Quello che ha fatto il governo Berlusconi è già più che legittimo”.
17/01/2005 19.23