TERMOVALORIZZATORE DI TESTI: NON CI SARÀ LA VIS
L’assessore Nigi ha risposto a due domande di Ragazzo (Verdi) e Targetti, Calò e Verdi (Prc)
Una domanda d’attualità di Rifondazione Comuniste ed un’interrogazione di Luca Ragazzo, capogruppo dei Verdi, sulla Valutazione d’impatto sanitario per l’inceneritore di Testi, nel Chianti fiorentino. “Premesso che allo stato attuale delle verifiche effettuate non risulta alcuna comunicazione ufficiale del comune di Greve in Chianti o di altre associazioni locali che richiedano l’attuazione della Vis sull’impianto, faccio presente – ha spiegato l’assessore all’ambiente Luigi Nigi – che da un punto di vista strettamente formale e procedurale, oltre che giuridico, la Vis è una procedura non prevista e non richiesta dalle norme attualmente vigenti per l’ubicazione e la realizzazione degli impianti di termovalorizzazione sul territorio. Inoltre le localizzazioni di Testi e Selvapiana non sono nuove ma esistenti e, secondo il piano regionale per la gestione dei rifiuti, occorre pianificare l’impiantistica dei siti esistenti e solo dopo cercarne di nuovi”. Parzialmente soddisfatto Ragazzo (Verdi) “Perché comunque la valutazione d’impatto sanitario darebbe maggiori garanzie visto che, a Testi, è presente un cementificio che può aggravare la zona dove sorgerà l’impianto”. Per Targetti (Prc) la questione è, se la Provincia non ritiene necessario effettuare questo tipo d’indagine visto che oltre al cementificio, fino a poco tempo fa c’era il gassificatore. L’impianto termico di Testi arriverà a gestire circa 60 mila tonnellate annue di rifiuti, e forse anche qualcosa di più, dipende dall’ultimo progetto esecutivo, la Valutazione d’Impatto sanitario avrebbe dato maggiori garanzie”.
29/01/2005 13.22