DA FIRENZE CONTRO LE MUTILAZIONI SESSUALI
Alla vigilia della giornata “Tolleranza zero” ospite in Palazzo Medici Riccardi Berhardane Ras-Work, presidentessa dell’Inter-African Committee. Richiesti sostegni finanziari per i programmi in Africa e interventi di formazione per il personale sanitario
Su invito del Comitato Pari Opportunità della Provincia, del Consiglio provinciale e dell’associazione “Nosotras”, alla vigilia della Giornata “Tolleranza zero”, che si celebra il 6 febbraio in tutto il mondo contro le mutilazioni sessuali femminili, il presidente dell’Inter-African Committee, Berhardane Ras-Work, ha incontrato nel pomeriggio di oggi a Firenze gli amministratori e le donne della Provincia.
La signora Ras-Work ha tenuto una conferenza in Palazzo Medici Riccardi sul tema delle mutilazioni genitali femminili. Nell’occasione è stato anche presentato il volume “Il Corpo dei simboli”.
Sono intervenuti il presidente del Consiglio provinciale Pietro Roselli, l’assessore provinciale alle pari opportunità Marzia Monciatti e il presidente del Comitato d’ente Cristina Gabbrielli.
“Il problema delle mutilazioni sessuali femminili non riguarda solo l’Africa – ha ricordato la signora ras-Work - ma anche altri Paesi, fra cui l’Italia, fino alla lontana Australia”. Sono oltre 120 milioni le donne vittime nel mondo di pratiche di mutilazioni sessuali, pratiche alle quali vengono sottoposte ogni anno 2 milioni di ragazze. “Con la giornata Zero Tolerance vogliamo suscitare e far crescere l’attenzione sul problema”, ha aggiunto la signora Ras-Work specificando cosa fare per aiutare quanti si battono contro le mutilazioni: “sostenere finanziariamente i programmi già pronti in Africa e interventi educativi per il personale sanitario”.
L’Inter-African Committee è un organismo non-governativo costituito nel febbraio del 1984. Opera per l’eliminazione delle pratiche tradizionali nefaste come la mutilazione genitale femminile, i matrimoni forzati e precoci, i taboo nutrizionali e per la promozione invece delle pratiche tradizionali considerate benefiche per la salute delle donne e dei bambini, come l’allattamento.
Il comitato funziona come un network di organizzazioni che combattono per l’affermazione dei diritti della donna e dei bambini in Africa: i suoi membri sono presenti in 28 paesi africani in 4 Paesi europei ed in Canada, Giappone e Nuova Zelanda..
Attraverso un approccio multisettoriale ed integrato e grazie all’intensa attività di consulenza e sostegno legale svolta a livello nazionale, regionale ed internazionale, l’Inter-African Committee punta ad eliminare il ricorso alle pratiche tradizionali nefaste, in special modo alla mutilazione genitale femminile, entro il 2010 sia in Africa che nel resto del mondo.
“La strada giusta per stare in relazione con persone provenienti da altre culture – commenta l’assessore provinciale alle pari opportunità Marzia Monciatti - è sicuramente quella del relativismo culturale. Tutto ciò però si ferma davanti alla barriera che tutti insieme dobbiamo porre di fronte ai diritti umani universali come quello all’inviolabilità del proprio corpo. Le mutilazioni genitali femminili rappresentano uno dei più atroci crimini proprio contro un diritto imano ineludibile come l’integrità del corpo intesa anche come simbolo dell’integrità di una comunità”.
L’incontro di oggi ha chiuso il ciclo di attività del Comitato d’ente per la pari opportunità della Provincia, costituito nella passata legislatura. “E’ stata un’occasione importante – ha detto il presidente Cristina Gabbrielli - per affrontare, dopo le molte iniziative di questi anni, anche una tematica di respiro e dimensioni mondiali”.