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Consiglio metropolitano di Firenze. Il dibattito
L'organizzazione dei tempi e degli spazi nel confronto tra i Consiglieri su Regolamento provvisorio e Statuto

Il Consiglio Metropolitano di Firenze ha approvato il Regolamento provvisorio del Consiglio metropolitano di Firenze; provvisorio perché finalizzato all'attività dell'Assemblea nel lavoro che da qui alla fine dell'anno porterà all'approvazione dello Statuto e all'attività propedeutica all'insediamento definitivo della Città Metropolitana a partire dal 1 gennaio 2015.
L'illustrazione del Regolamento e delle linee guida per lo Statuto da parte del Sindaco Metropolitano Dario Nardella ha dato luogo al confronto tra le forze politiche.
Riccardo Lazzerini (Città Metropolitana Territori Beni Comuni) ha sottolineato l'aspetto della partecipazione. "E' necessario - ha detto - che ognuno di noi abbia assistenza tecnica e riferimenti per poter approfondire. Sono d'accordo sulla tempistica da rispettare ma vorrei avere il tempo di elaborazione dei contenuti. Mancano le Commissioni e quindi siamo carenti di momenti di riflessione". Secondo Lazzerini "siamo stati abbandonati a noi stessi. C'è bisogno di supporto per la stesura dello Statuto che vedo più grande di noi".
Benedetta Albanese (Pd) apprezza il testo snello del Regolamento: "Dobbiamo avviarci alla rapida approvazione dello Statuto. Ci vogliono strumenti non farraginosi che non incastrino in clausole più che garantiste che diventano trappole".
Per Marco Semplici (Forza Italia) sarebbe opportuno creare un organo (conferenza di programmazione ad esempio) che dia la possibilità di un confronto sull'organizzazione dell'ente.
Saverio Galardi (Movimento Cinque Stelle) trova "necessario per ogni lista avere stanze in cui poter lavorare. I risparmi della politica non stanno nelle stanze, ma nelle spese. Sono dell'idea che sia necessario che l'ente preveda il suffragio universale. Non ho approvato e non condivido il Regolamento provvisorio. No al mantra della velocità garantita".
Sull'aspetto organizzativo Semplici (Forza Italia) ha spiegato come si debba tenere conto "del corpo elettorale che ci chiede conto del nostro lavoro. Rappresento circa 70 consiglieri comunali. Ad oggi non ho una sede in cui poter lavorare".
Per Stefania Collesei (Pd) il dibattito sull'elezione diretta resta aperto, ma per come è stata pensata la legge attuale diventa impossibile inserirla nello Statuto, sull'elaborazione del quale concentrare invece tutte le forze.
Circa il Regolamento sì a quello provvisorio, ma "il prossimo dovrà essere più elaborato. Invito il Sindaco a convocare non solo i Sindaci della Conferenza metropolitana ma anche i cinque Presidenti dei quartieri di Firenze nella fase di redazione dello Statuto". La proposta di Collesei è stata approvata.
Anna Ravoni (Liste Civiche per la Città Metropolitana) ha lamentato la fretta dei lavori, "mi auguro sia legata al mettersi in marcia. Per le prossime sedute vorrei avere i documenti in anticipo". Di Ravoni la proposta di definire il Regolamento provvisorio e non definitivo. Proposta che è stata accolta.
Viceversa non sono state accolte le proposte (Cinque Stelle, in particolare, e Liste Civiche) relative alla possibilità per i consiglieri di poter presentare più di un emendamento agli articoli dello Statuto o di poter presentare gli emendamenti (Semplici, Forza Italia) anche nel corso dei lavori piuttosto che entro e non oltre il quinto giorno antecedente la seduta di Consiglio (come previsto dal Regolamento provvisorio approvato).
Massimilano Pescini (Pd) ritiene "sterile il dibattito sulle stanze. Sarà certamente compito del gruppo tecnico di fornire strumenti idonei al lavoro di ciascun consigliere, ma è necessario limitare le spese. Dobbiamo essere l'esempio della semplificazione".
Galardi (Cinque Stelle) ha replicato di volere "avere gli strumenti per lavorare al meglio. L'opposizione è costituita da soggetti che non hanno la giusta strumentazione per poter gestire al meglio i lavori".
Circa il Regolamento per Pescini "è provvisorio. Abbiamo la necessità di essere molto veloci nel capire il funzionamento dall'ente, che non dipende solo dal Regolamento e dallo Statuto ma dal Piano strategico, dalla legge nazionale di stabilità e dalla forza data alla Città metropolitana". Disaccordo di Pescini su una proposta di Galardi (Cinque Stelle) per consentire a cittadini di presentare direttamente emendamenti. I cittadini possono piuttosto fare riferimento ai consiglieri.
Circa gli emendamenti, poterne presentare uno è più che sufficiente perché non esclude che si possa scegliere che il testo sia votato per punti.
Brenda Barnini (Pd), che ha guidato i lavori di chiusura dell'Assemblea Metropolitana, ha dato mandato al Segretario Generale della Provincia di Firenze di organizzare gli spazi necessari entro una settimana proponendo alle liste una sede opportuna per poter effettuare i lavori.
Ognuno deve avere la possibilità di interloquire con il gruppo dei tecnici.
Circa la proposta di poter presentare, da parte di di una stessa lista, più emendamenti agli articoli dello Statuto, Barnini trova preferibile che ogni singolo emendamento abbia al suo interno più di un contenuto. Ogni consigliere può concentrarsi così su un intervento più costruttivo.
Sulla base del Regolamento provvisorio approvato ciascun consigliere potrà intervenire nella discussione per una massimo di cinque minuti.
Tra quindici giorni la prossima Assemblea Metropolitana. (mb, lc)

29/10/2014 18.42
Ufficio Stampa Consiglio metropolitano di Firenze