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Città Metropolitana Firenze, Semplici (Forza Italia): “Statuto non adeguato"

Fi esprime voto contrario. "Lavoro inutile. Dovremo già modificarlo a gennaio"

Per il consigliere metropolitano di Forza Italia Marco Semplici “la sinistra ha sprecato un’altra opportunità per fare buona politica. La fase costituente della Città Metropolitana sta terminando senza alcun risultato degno di nota. La completa chiusura del gruppo di maggioranza alle proposte delle minoranze ha prodotto uno Statuto-Pd. Siamo profondamente insoddisfatti.
Noi auspicavamo, così come in tutti i livelli istituzionali, che le regole del ‘gioco’ politico venissero scritte insieme; invece, a Firenze, non è avvenuto. Il Pd ha deciso di forzare la mano ed ha bocciato in sequenza proposte di buon senso come; l’elezione diretta del Sindaco e Consiglio Metropolitano, le garanzie per minoranze, i diritti ed i doveri dei consiglieri e gli istituiti di partecipazione".
Semplici ha diffuso la seguente nota: "La volontà di Dario Nardella è stata di escludere i cittadini dalla possibilità di valutare l’operato dei politici attraverso il voto, di non consentire ad essi di partecipare -con senso civico- alla vita politica della propria realtà proponendo referendum, petizioni ed istanze, di non garantire gli adeguati strumenti di controllo ai consiglieri di minoranza (e di maggioranza ovviamente) per vigilare sull’attività dell’esecutivo metropolitano. Noi non possiamo essere d’accordo e, per questi motivi, abbiamo espresso voto contrario.
Riteniamo che ciò non sia solo politicamente inopportuno ma - a nostro avviso – anche contrario alle fonti normative sulle quali, lo Statuto Metropolitano, avrebbe dovuto basarsi. Infatti, sia la Legge La Loggia (131/03) che la Legge Delrio (54/14) rafforzano le nostre segnalazioni rendendole decisive sull’impalcato generale della proposta di Statuto; invalidando così la delibera approvata oggi che dovrà quindi essere modificata a breve.
Concludiamo, infine, ricordando l’appello lanciato dal Sindaco Metropolitano in sede ANCI quando fu eletto coordinatore delle Città Metropolitane italiane. In quella sede chiese in maniera perentoria un’omogeneità di formulazione degli Statuti delle 9 costituenti Istituzioni metropolitane. Ciò non solo non è avvenuto, ma neanche è stato tentato. Ricordo infatti come a Milano si procederà prevedendo, all’interno del proprio atto fondativo, all’elezione diretta di Sindaco e Consiglio. Un’altra occasione di semplificazione normativa sprecata”

10/12/2014 20.36
Città Metropolitana di Firenze - Ufficio Stampa