Province e Città Metropolitane. Lazzerini: “Dopo il danno (democratico)...la beffa!”
Il consigliere metropolitano di Territori Beni Comuni: "Un brutto film dal finale amaro. Ma il personale della Provincia di Firenze è da tutelare, non da gettare"
"Non c'era bisogno di affidarsi alle “sfere di cristallo” per giungere all'inevitabile conclusione che, Province e Città Metropolitane sono state l'ennesimo triste slogan del “renzismo” dilagante", per il consigliere metropolitano di Territori Beni Comuni Riccardo Lazzerini, che ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Altro che modernità che soppianta l'antiquata sinistra tutta intenta ad 'inserire il gettone nell'Iphone'. Questo Governo ha creato un meccanismo perverso volto alla creazione di istituzioni similari alle “corporazioni” fasciste: ricordate il MIN-CUL-POP (ministero cultura popolare)?...tanto per citarne uno?...con Monarca e struttura verticista, avulsa da forme democratiche di qualsiasi tipo.
Ed adesso, come in un brutto film, ci accingiamo ad assistere all'amaro finale; la Provincia di Firenze e i propri dipendenti sono una realtà da tutelare, da valorizzare e non da “gettare”.
Secondo il prospetto dell'ultima finanziaria (in attesa d'approvazione mediante la “solita fiducia”), sono a rischio 250 posti di lavoro, di cui circa 45 a tempo determinato. Sono a rischio i “servizi” ai cittadini compresa la “sala operativa” della protezione civile; fiore all'occhiello della Provincia (futura Città Metropolitana dal 1° gennaio), usata per altro dalla Prefettura ed altre Istituzioni.
Per quanto mi riguarda, faccio appello alla “responsabilità” di chi, adesso, deve riparare a questo grave danno procurato ai dipendenti e ai servizi per i cittadini (servizi al lavoro, viabilità,difesa del suolo e protezione civile, polizia provinciale, manutenzione edilizia scolastica, controlli ambientali, altri servizi ai cittadini.
Mi unisco a tutti coloro che, in queste ore, stanno occupando l'ex sala del Consiglio Provinciale in Palazzo Medici Riccardi e alla lotta sindacale di CGIL CISL UIL, tutto, senza interruzione dei servizi".