LA CRISI DELLA SEI ESSE DI BARBERINO DI MUGELLO
Il vice ha risposto ad una domanda d’attualità
“Una presenza storica nel territorio di Barberino di Mugello la Sei Esse, azienda che produce cellulosa, e nello specifico carta igienica, con una produzione che ha determinato una crisi che perdura da tempo”. Il vice Presidente della Provincia ha risposto in Consiglio provinciale ad una domanda d’attualità dei consiglieri di Rifondazione Comunista sulla vertenza della Sei Esse. “L’azienda non ha commesse e non ha potuto dare avvio a una diversificazione produttiva in quanto la dotazione tecnologica è adattata solo per l’attuale attività. I lavoratori da dicembre 2004 sono senza stipendio – ha confermato il vice Presidente – e l’azienda nel febbraio 2005, ha aperto la procedura di mobilità per tutti e 33 i dipendenti per cessazione di attività produttiva. La procedura è ancora nei 45 giorni di fase sindacale che però possono essere ridotti su richiesta delle parti per giungere alla convocazione presso il tavolo procedurale della Provincia. L’obiettivo dei sindacati è ottenere quanto sino ora maturato dai lavoratori, gli ultimi stipendi e il trattamento di fine rapporto. Purtroppo l’età degli addetti è alta, e sarà difficile la ricollocazione dei lavoratori”. Per un consigliere: “La questione sta per giungere a una conclusione perché la ditta Sei Esse ha già annunciato la cessazione della proprietà attività, con il conseguente licenziamento dei 33 lavoratori. C’è un impegno da parte della proprietà a pagare gli stipendi entro luglio, e il trattamento di fine rapporto entro quindici mesi, con un prezzo alto per gli operai, la firma delle lettere di licenziamento”. Queste persone non possono essere abbandonate – ha aggiunto il consigliere – e chiediamo alla Provincia di seguire la loro vicenda. A Barberino, per il previsto outlet, è già stato creato un ufficio per le assunzioni, noi crediamo che le domande che dovranno avere precedenza debbano essere proprie quelle di questi lavoratori che da lunedì non sanno come fare a far vivere le loro famiglie”.
12/03/2005 10.22