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Maggio Musicale, Metrocittà: "Perché e come abbiamo chiesto di superare il vuoto normativo"
Sui licenziamenti si verifica un problema di terzietà perché le figure di Sindaco di Firenze, presidente della Fondazione, e Sindaco Metropolitano, che guida l'ente che affronta le crisi occupazionali, vengono a coincidere

Maggio Musicale, c'è un vuoto normativo da superare per affrontare i problemi occupazionali. Il Sindaco metropolitano Dario Nardella aveva rilevato i problemi che derivavano dal fatto di essere, per statuto, anche Presidente nonché legale rappresentante della Fondazione del Maggio Musicale, in quanto Sindaco del Comune di Firenze. Se il Presidente della Fondazione firma la procedura di mobilità e al tempo stesso un altro ente, da lui guidato, la esamina per una soluzione in un tavolo di crisi, si verifica una contraddizione che potrebbe portare alla nullità di tutti gli atti.
Per questo Dario Nardella aveva incaricato gli uffici tecnici della Città metropolitana di fornire un chiarimento; chiarimento che gli uffici hanno avviato nel tavolo metropolitano, convocato il 17 aprile proprio sui licenziamenti del Maggio.
La procedura di licenziamento al Maggio era stata avviata, sulla base della legge 223/1991, art. 4 e 24, che disciplina i licenziamenti collettivi, con la previsione di 50 esuberi individuati tra personale tecnico e amministrativo.
La procedura, come prevede la legge 223, consta di due fasi: quella sindacale, che dura 45 giorni, nella fattispecie si è svolta concludendosi con un mancato accordo, allorché si è passati alla seconda fase, in sede istituzionale.
La competenza, a questo riguardo, spetta al tavolo procedurale della Città metropolitana subentrata nelle funzioni già svolte dalla Provincia di Firenze. Originariamente queste funzioni erano esercitate dal Ministero del Lavoro, che con il decentramento, le ha trasferite alle Regioni e, per parte propria, la Regione Toscana, con la legge 52 del 1998 e con la 32 del 2002, le ha allocate alle Province.
La Città Metropolitana, su tali presupposti ha convocato le parti del Maggio Musicale per la riunione del 10 aprile, poi slittata al 17 aprile. In questa sede, dunque, gli uffici tecnici hanno espresso gli stessi dubbi del Sindaco Nardella perché la sovrapposizione fra le funzioni svolte dal Sindaco di Firenze quale Presidente della Fondazione del Maggio, da un lato, e quale Sindaco metropolitano, dall'altra, può far venir meno la terzietà del tavolo metropolitano quando affronta le crisi lavorative, con conseguenze sugli atti compiuti e da compiere.
Il problema è espressivo, di fatto, di un vuoto normativo, cosicché, considerata la filiera dei trasferimenti di funzioni dal Ministero del Lavoro agli Enti Locali, gli uffici della Città metropolitana hanno chiesto ufficialmente alla Regione Toscana di effettuare il tavolo istituzionale per affrontare, con terzietà, il problema dei licenziamenti. ''(mb)''

18/04/2015 15.38
Città Metropolitana di Firenze