Mostre. Pittura e grafica di Evgenij Telishev a Firenze
A Palazzo Medici Riccardi, con inaugurazione il 7 maggio alle 17
Le originali visioni grafiche e pittoriche dell’avanguardista russo Evgenij Telishev, nato nel 1948, a Salekhard, città del Circolo Polare Artico a 2.500 chilometri da Mosca, in esposizione all’interno della preziosa mostra “Pittura e grafica di Evgenij Telishev” che avrà luogo a Firenze a Palazzo Medici Riccardi dal 4 maggio al 4 giugno 2015 nelle sale espositive del Museo Mediceo (piano terra, via Cavour 1).
La mostra sarà inaugurata giovedì 7 maggio alle ore 17.
Una mostra importante che vanta numerose opere: 42 quadri e 47 disegni che muovono alle straordinarie suggestioni di un maestro capace di allontanarsi dai legami puri tra somiglianza e affermazione del reale per seguire la scia del modernismo, realizzata dalla associazione fiorentina Centro di Cultura e Lingua Russa e dalla Galleria A3 del Dipartimento per la cultura del Municipio di Mosca con il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze
Telishev nasce nel ricco ambiente culturale di una famiglia di insegnanti, si iscrive alla Facoltà di Pittura e di Grafica all’Istituto di Pedagogia di Mosca.
Il periodo dei suoi studi coincide con gli anni dello ‘stile unico’ nell’arte sovietica, quello del “realismo socialista”, che stronca qualsiasi variazione o deflessione dal canone imposto e che porterà Telishev a contrasti con i suoi insegnanti.
Dalla metà degli anni 1970, a Mosca, nella Sala per le Esposizioni di Via Malaja Gruzinskaja, trovano accoglienza le famose mostre periodiche dei pittori-anticonformisti. Telishev si limita a parteciparvi senza però diventare un componente del gruppo composto da prestigiosi pittori come I. Kabakov, O. Tzelkov, O. Rabin ed altri ancora, che poi diventeranno famosi. Nel 1972 ritorna al Nord ed insegna disegno negli Istituti artistici di Norilsk e di Tiumen.
Nel 1976, anche se sprovvisto di permesso di soggiorno, è di nuovo a Mosca per tre anni ospitato nello studio di un amico, mantenendosi con i modesti guadagni derivanti dall’attività di vignettista su periodici di divulgazione scientifica (poi di disegnatore di reperti archeologici).
Conosciuto e apprezzato dagli intellettuali per il suo valore e per il coraggioso atteggiamento anticonformistico di uomo e di artista, è amico di filosofi e scienziati.
Attivo anche in Europa, il 1999 lo vedrà impegnato nei centri d’arte più importanti di Friburgo, in Svizzera, e nel 2008, a Mosca al Centro d’Arte Contemporanea A. Zverev dove allestisce anche mostre personali.
Nelle opere di Telishev si intrecciano due tradizioni che in apparenza si escludono a vicenda: quella accademica e quella modernista. Il suo modello strutturale della forma è basato sull’istruzione classica accademica e risente dei molti anni dedicati al disegno scientifico. Inoltre, l’artista segue la strada tipica della seconda metà del XX secolo che consisteva nell’espressività ottenuta per mezzo dell’esagerazione delle forme plastiche.
Pittura e opere grafiche di Telishev hanno radici profonde sia nell’arte classica che in quella contemporanea, ma ciò nonostante le sue opere restano del tutto singolari. In effetti, il corpo in chiave greco-romana, come la proiezione dello spirito, è l’oggetto principale del suo interesse artistico.
L’uomo delle opere di Telishev è rappresentato da un’immagine convenzionale e generica – anche se perfetto a livello della sua concezione nonché proporzione anatomico - plastica, ma le figure possono essere volutamente distorte in modo da provocare espressività e il chiaroscuro è spesso rozzo e schematico. Verrà definito dalla critica un “neo-classicista contemporaneo”.
Telishev affronta il colore con modalità del tutto personali con un impiego dello stesso più grafico che pittorico. È una gamma limitata a pochi colori e che fa uso massiccio del contrasto.
Telishev non vuole chiudersi in un solo stile ma forgiarne altri secondo gli echi che giungono delle correnti artistiche per lui più significative e vicine alla propria sensibilità artistica.
Il suo concetto dell’approccio strutturalista alla forma è arricchito da certi riflessi europei della seconda metà del XX secolo che lo portano all’espressività sottolineata dei mezzi plastici e che trova condivisione nella ricerca di Pablo Picasso con le sue opere in stile neoclassico, e di De Chirico, con le allusioni greco-romane e rinascimentali delle sue immagini da visionario tipiche dell’esperienza metafisica.
Telishev è chiaro portatore dell’eterno tema dell’arte che induce a un’intima, profonda riflessione sulle basilari istanze umane come il dilagante erotismo rappresentato nelle sue immagini.
La sua traiettoria comunicativa è dunque proposta innovativa ed esaltante del corpo, libera presenza interpretativa dello spirito e mezzo necessario all’evocazione del mistero.
La mostra è stata organizzata sotto la guida di Tamerlan Gabuev, archeologo, e storico dell’arte, vice Capo del Dipartimento di Storia della Cultura Materiale ed arte antica presso il Museo d'Arte Orientale di Mosca e di Valeria Sergeeva, presidente del Centro di Cultura e Lingua Russa di Firenze.
'''Maggiori informazioni''':
Costo biglietti ingresso: intero € 7, ridotto € 4
Feriali e festivi: 9 – 19, chiuso il mercoledì
Per informazioni: 39 335 395501 valeria@sergeeva.it