'Con il Re a Palazzo Medici Riccardi' aperto alla città, sabato 9 maggio
Percorso guidato nelle Sale monumentali: occorre prenotarsi. Si celebra la festa del 1709 per Federico IV Re di Danimarca e Norvegia. Nella Biblioteca Riccardiana e nelle Sale del Camino e dei Bassorilievi è allestita 'La tavola racconta...', esposizione di manoscritti, antiche edizioni a stampa e oggetti d’arte (fino al 27 maggio 2015, poi in Biblioteca fino al 7 agosto)
Nell’ambito delle iniziative per il Festival d’Europa 2015, la Biblioteca la Città Metropolitana, in collaborazione con la Prefettura di Firenze, hanno organizzato un evento che coinvolge l’intero Palazzo Medici Riccardi: la manifestazione “Con il Re a Palazzo. La festa del 1709 per Federico IV re di Danimarca e Norvegia” vuole ricordare la straordinaria accoglienza riservata al Re dalla famiglia Riccardi in occasione della visita a Firenze, conclusa con una spettacolare festa e un sontuoso rinfresco.
'''Verrà aperto il Palazzo al pubblico''', ripercorrendo l’itinerario allora proposto e documentato da una dettagliata cronaca, conservata manoscritta presso la Biblioteca Riccardiana.
'''Dalle 10 alle 13.30 visite guidate''' ogni mezz’ora alle Sale monumentali di Palazzo Medici Riccardi seguendo i passi di Federico IV Re di Danimarca e Norvegia (ingresso da Via Cavour 1, con '''prenotazione obbligatoria – tel. 055 212586'''); ore 16, Salone di Luca Giordano, concerto d’apertura di Nonaka Kumiko. '''Ore 16.30 inaugurazione della mostra: 'La tavola racconta…': saluti del consigliere delegato della Città metropolitana all'Ambiente; presenta il Prof. Franco Cardini; saranno presenti i Consoli di Danimarca e di Norvegia'''.
Alle ore 18.00, nel Salone Carlo VIII, Minuetto e Contradanza danzati da Bruna Gondoni Compagnia di danza Il Ballarino) e Paolo Angelo De Lucia (I Nobili Balladori)
Seguirà una visita guidata alla mostra ed un aperitivo.
'''Storia e approfondimenti'''
Nel marzo del 1709 tornò a Firenze Federico IV re di Danimarca e Norvegia, a distanza di diciotto anni dalla sua prima visita. Cosimo III volle organizzare meticolosamente l’ingresso in città e grandi festeggiamenti.
La sera del 2 aprile il sovrano fu accolto a Palazzo Medici Riccardi dove, in suo onore, fu dato un festino da ballo, assecondando la sua passione per la danza in cui era particolarmente abile. Federico fu accolto nel cortile del palazzo, ai piedi del grande scalone monumentale e fu quindi accompagnato dai marchesi che lo attendevano al piano superiore. Venne condotto attraverso un vasto corridoio nella Sala grande, magnificamente allestita con broccatelli gialli e rossi ed un apposito palco per i musici, dove lo aspettavano circa duecento dame per dare inizio alle danze.
La visita all’interno del palazzo proseguì con l’articolato susseguirsi delle sale illuminate da lumiere e da specchi che riflettevano la luce. L’itinerario si chiuse con la visita della biblioteca e del salone Luca Giordano dove fu preparato il rifresco di confetture servito da una cinquantina di staffieri in livrea. Ben settanta bacili di porcellana furono disposti per accogliere delizie candite, marzapani, frutta glassate, confetti e piccola pasticceria mentre si serviva thè, cioccolata e caffè in tazze d’oro.
Splendidi serviti in oro cesellato, quali sottocoppe e piatti dove spiccava lo stemma della famiglia Riccardi, insieme a porcellane del Giappone e della Cina allettavano gli occhi degli invitati.
L’apertura straordinaria del Palazzo si pone sulla scia del successo delle consimili precedenti iniziative offerte al pubblico, creando un itinerario di grande fascino, all’interno di uno dei più importanti monumenti fiorentini. Sarà infatti possibile visitare non solo gli ambienti monumentali del consueto percorso museale ma anche altre sale solitamente chiuse comprese alcune stanze dell’appartamento del Prefetto.
Sarà possibile ammirare per intero il ciclo di affreschi, realizzati nel corso di circa dieci anni, che costituiscono un unitario percorso iconografico nelle varie stanze, poste in successione una dopo l’altra.
'''L’itinerario''' prevede: Cortile di Michelozzo, Scalone di Giovan Battista Foggini, Corridoio degli angeli, per poi passare nella Galleria ricca di statue antiche del tesoro riccardiano; Sala grande (o Salone Carlo VIII) voluta dai Medici e fortemente modificata nel corso delle ristrutturazioni riccardiane nel XVII secolo. Qui si svolsero le trattative fra Carlo VIII re di Francia, ospitato a Palazzo, e i rappresentanti del nuovo governo repubblicano, fra cui Pier Capponi, per impedire il saccheggio della città da parte delle truppe francesi. Nella sala saranno esposti due abiti settecenteschi a ricordo del ricevimento danzante offerto al re, esperto ballerino.
'''Stanze del percorso museale''', Camera del Presidente della Repubblica, Sale affrescate da Anton Domenico Gabbiani sede del Vice Sindaco e del consigliere delegato all'Ambiente della Città Metropolitana.
Sala dei quadri, oggi Sala Pistelli; Sala del Catalogo (Biblioteca Moreniana) e Sala di esposizione (Biblioteca Riccardiana) con affreschi di Giuseppe e Tommaso Nasini (1691)
'''Sala di Direzione''' decorata con stucchi di gusto classico, aggiunta come ultima sala della Biblioteca Riccardiana nel 1786.
'''Sala di lettura della Biblioteca Riccardiana''' dove si possono ammirare i bellissimi scaffali intagliati e dorati che rievocano l’idea tangibile di una biblioteca patrizia della fine del XVII secolo, mantenuta perfettamente intatta in tutte le sue strutture.
Salone delle feste o Salone Luca Giordano, inaugurato nel 1689 in occasione delle nozze di Ferdinando e Violante Beatrice di Baviera, con il complesso soffitto dipinto dal Giordano a cui si deve anche l’affresco della biblioteca. Questi due magnifici ambienti erano pensati insieme come un tutto unico, in modo da coniugare il gusto artistico con il sapere e la conoscenza intellettuale.
'''Sala dei Bassorilievi o Sonnino''', anticamera del salone di Luca Giordano.
'''Sala del Camino''', dove sarà allestita dal 9 al 27 maggio la tavola che rievoca i rinfreschi preparati per il re.
Nel pomeriggio sarà inaugurata nelle Sale Nobili del primo piano la mostra “'''La tavola racconta…'''” che vuole focalizzare aspetti particolari legati all’alimentazione, individuata come fulcro dell’Expo 2015. Motivo conduttore dell’itinerario espositivo sarà il valore socioculturale della tavola, intesa come momento conviviale con le sue regole e la varie tipologie, ma anche con i suoi risvolti simboli, allegorici, religiosi.
L’itinerario espositivo si snoderà tra manoscritti miniati e antichi libri a stampa riccamente illustrati e avvalendosi di preziosi prestiti di manufatti che spaziano dalla produzione etrusco romana fino a tutto il XVIII secolo, generosamente concessi in prestito da collezioni private.
L’allestimento della mostra si avvale della collaborazione di manifatture specializzate nella produzione del tessile da tavola, abiti storici e oggetti di pregio, sculture di zucchero.
Dal 28 maggio la mostra sarà traferita in Biblioteca Riccardiana (fino al 7 agosto).
'''Riassumendo'''
Per la '''giornata del 9 Maggio''' saranno organizzate '''visite guidate ogni mezz’ora a partire dalle 10.00 fino alle ore 13.30''' (Ingresso da Via Cavour, 1 – con prenotazione obbligatoria – tel 055 212586)
Alle ore 16.00 - Concerto d’apertura
Ore 16.30 Inaugurazione della mostra '''La tavola racconta…'''. Presenta il prof. Franco Cardini. Saranno presenti il consigliere delegato all'Ambiente della Città Metropolitana, i Consoli di Danimarca e di Norvegia.
Alle ore 18.00 nel Salone Carlo VIII Bruna Gondoni (Compagnia di danza Il Ballarino) e Paolo Angelo De Lucia (I Nobili Balladori) danzeranno Minuetto e Contradanza.
Seguirà una visita guidata alla mostra ed un aperitivo gentilmente offerto da: Bar Ginori, Via Ginori, 11/R; Forno i Tre Pini (Via Ginori 54r); Emma Caffè pasticceria di Romualdi & Bracciotti, Via Pisana 180 A/R; Pasticceria Dolci pensieri, Via Ponte alle Riffe 26r; Coccole Cioccolato, Via Ginori 55-57; Bruno Corsini, La dolce tradizione di Pistoia – Piazza San Francesco, 43 Pistoia
Hanno collaborato: per l’allestimento della tavola Daniela Dallavalle; per i costumi Mara Bertoli, per le oreficerie Paolo Penko; per la scultura in zucchero la Fonderia Del Giudice.