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Primo insediamento del Comitato di Gestione dell’Ambito territoriale di caccia Firenze-Prato
Alessandro Manni: "Ampia soddisfazione per il lavoro svolto da tutti". Presidente è Piero Certosi, David Baroncelli rappresentante per la Città Metropolitana

Alkessandro Manni

Si è tenuta martedì 9 giugno la prima seduta del nuovo Comitato di Gestione dell’Ambito Territoriale di Caccia Firenze-Prato i cui componenti sono stati tutti nominati dal Sindaco metropolitano Dario Nardella.
Il consigliere delegato alla Caccia della Metrocittà Alessandro Manni (che è peraltro Sindaco di San Godenzo) ha salutato il nuovo insediamento esprimendo ampia soddisfazione per il lavoro svolto da tutti per arrivare alla nomina.
I dieci membri nominati, proposti dalle associazioni venatorie, ambientaliste e agricole, sono quasi tutti rappresentanti uscenti dai precedenti comitati fiorentini, quindi forti dell’esperienza maturata nelle precedenti gestioni. Questa esperienza è oggi ancora più necessaria. Il nuovo Comitato, infatti, dovrà riorganizzare e riunire in un organismo unico esperienze di gestione e tradizioni maturate nei passati diciotto anni dai due precedenti comitati Atc Fi 4 e Atc Fi 5.
Per garantire il legame cacciatore-territorio, la legge prevede la suddivisione del nuovo Ambito territoriale di caccia in due sub-ambiti che coincideranno con l’assetto territoriale dei due vecchi Atc con la denominazione di Sub-Ambito 4 e Sub-Ambito 5, e saranno gestiti dal Comitato unico neo-nominato.
“Il lavoro non sarà semplice - ha detto nel suo discorso di insediamento il neo presidente Piero Certosi, nominato all’unanimità dagli altri componenti - ma ci rende forti prima di tutto la passione, poi la bontà delle precedenti gestioni dei due comitati che sono giunti alla chiusura naturale in modo del tutto positivo, in particolare dal punto di vista finanziario".
Ancora più forza "la trovo nel valore dei componenti del Comitato che mi accompagneranno in questa esperienza, con i quali dovremo puntare ad accrescere la nostra attenzione sulla gestione faunistico venatoria di un territorio ricco e prestigioso, con una agricoltura con produzioni di eccellenza, ma proprio per questo vulnerabile per la sempre crescente presenza di ungulati".
Per questo, lavoreremo in stretto contatto con gli uffici della Città Metropolitana di Firenze e della Provincia di Prato per trovare le migliori soluzioni per affrontare tali problematiche e continueremo a collaborare con le istituzioni scientifiche e l’Università, per studiare il problema e cercare soluzioni nuove ed alternative”.
New entry nel comitato è il Sindaco del Comune di Tavarnelle Val di Pesa, David Baroncelli, scelto da Nardella come rappresentante nel Comitato per la Città Metropolitana. “Questo incarico è per me nuovo- ha detto Baroncelli -, mi sento molto coinvolto e mi adopererò con impegno ad affrontare le varie questioni che emergeranno per dare il mio contributo alla loro soluzione”.
Prima cosa che dovrà affrontare il Comitato è l’organizzazione dei cacciatori per la caccia di selezione a capriolo, daino cervo e cinghiale in fase di approvazione per l’imminente apertura della stagione venatoria. In particolare la caccia di selezione al cinghiale che è partita nella trascorsa stagione venatoria nell’attuale sub ambito 5, sarà estesa quest’anno in tutto il territorio non vocato alla specie cinghiale comprendendo anche il sub-ambito 4.
Il Comitato di Gestione dell’Atc Firenze-Prato sarà affiancato anche da un’assemblea dei delegati, eletti dai cacciatori, dalle aziende agricole, dalle associazioni ambientaliste riconosciute residenti nel territorio interessato, chiamata ad approvare lo statuto il bilancio di previsione o conto consuntivo.

10/06/2015 13.46
Città Metropolitana di Firenze