Terremoto, cosa può fare una comunità in caso di sisma
Progetto sperimentale che coinvolge alcuni centri metropolitani dell'Appennino. Ora la formazione, a settembre esercitazioni a Marradi, Palazzuolo e Firenzuola
Terremoti. Un progetto di 'Autosoccorso in Appennino', su come una comunità può reagire quando, per effetto di un sisma, i soccorsi non possono arrivare immediatamente.
Il progetto, dal nome 'Sis.m.a. cioè Sistema montano di autosoccorso', é stato presentato stamani a Firenze dal consigliere delegato alla Protezione civile Angelo Bassi della Città Metropolitana di Firenze, dalla D.ssa Anna Maria Santoro della Prefettura di Firenze, dai sindaci dei Comuni di Firenzuola Claudio Scarpelli e di Marradi Tommaso Triberti, con i rappresentanti dell'Unione dei Comuni del Mugello, dei Vigili del Fuoco e del 118.
Nei giorni 13 e 20 giugnosi terranno sessioni formative (una si è già tenuta il 6 giugno) che vedranno come relatori: Protezione Civile Città Metropolitana, Prefettura, Comuni – Unione dei Comuni del Mugello, Vigili del Fuoco, 118, Forze di Polizia (VIII Reparto Volo – Carabinieri – Corpo Forestale dello Stato) con l’intento di fornire indicazioni operative alle persone titolari di funzioni residenti nel territorio.
Dunque ci si rivolge a medici di base, farmacisti, militari delle locali Stazioni dei Carabinieri, componenti del Centro operativo comunale (Coc), titolari di aziende che hanno mezzi ed attrezzature che possono mettere a disposizione, il ristoratore, taglialegna; in una parola, spiega il consigliere delegato della Metrocittà Angelo Bassi “i rappresentanti di una comunità di autosoccorso che riesce a coprire in modo autonomo le prime fasi dell'emergenza, cruciali per la popolazione, quando probabilmente anche le vie di comunicazione sono interrotte. Dobbiamo sostenere la 'resilienza' della popolazione, cioè la capacità di affrontare un trauma e mettere in campo misure di difesa e protezione nel caso di una catastrofe naturale”.
Saranno pertanto date indicazioni relative al comportamento da tenere nelle prime fasi successive al verificarsi dell’evento sismico, ed in particolare saranno trattati i seguenti argomenti: elementi di tipo organizzativo; soccorso sanitario; interventi su scenario di crollo; messa in sicurezza di persone e cose; rapporti e comunicazioni con i centri di coordinamento.
Le giornate prevedono una fase formativa, al mattino, di tipo frontale e un role-play nel pomeriggio che coinvolge tutti i discenti.
L’esercitazione si terrà nel mese di settembre e sarà fatta sia per posti di comando che per scenari specifici su scala reale, coinvolgendo i tre Comuni di Marradi, Firenzuola e Palazzuolo sul Senio, anche con l’istituzione dei Centri di Coordinamento a vario livello. L'iniziativa è stata socializzata con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile che si è mostrato molto interessato ed invierà dei tecnici sul posto.
'''In allegato: schede illustrative generali e di approfondimento sul progetto'''