Tasse Metrocittà Firenze. Semplici (Forza Italia): "E' un'esattoria"
"Trattamento esiziale dal Governo. Temporanei sollievi e stangate continue, o dirette o indirette. Gli assicuratori? Meglio non coinvolgerli: vengano incontro ai cittadini"
"No, la Città Metropolitana di Firenze non deve trasformarsi, con la prossima adozione del bilancio di previsione, in colonia di Roma e in esattoria di riscossione crediti. Deve finire il sistema locale e centrale di alzare e abbassare le tasse a singhiozzo per dare minimi e temporanei sollievi e distribuire continue stangate".
Per il consigliere metropolitano Marco Semplici, di Forza Italia, "l'aumento di oltre cinque punti percentuali per la Rca auto e di due per la Tia rappresenta un futuro nero per i nostri concittadini e per la nuova Istituzione, mentre le assicurazioni non vengono proprio incontro alle domande dei cittadini. Iniziative proposte coinvolgendo politicamente gli assicuratori sono frutto di fantasia personale in assenza di una qualsivoglia condivisione".
Il nodo cruciale è rappresentato "dal fallimento della trattativa romana tra il Premier ed il Sindaco Metropolitano. Roma penalizza Firenze per la sua virtuosità. E' una follia. La Città Metropolitana fiorentina, avendo i conti in ordine e non avendo la pressione fiscale al massimo consentito dalla legge, "non riceverà alcun fondo dal Governo e, addirittura, dovrà finanziare con 21 milioni di euro le altre città metropolitane e provincie sull'orlo del default.
Non c'è che dire: se è comprensibile che Renzi non voglia dare l'impressione di favorire la sua città e anche l'ente da cui ha preso slancio la sua corsa a Palazzo Chigi, lo è di meno che non si curi di questa disparità veramente essenziale ed esiziale. Date le condizioni il bilancio non è sostenibile. La beffa più grande è che, al di là delle dichiarazioni, il surplus di tasse sarà reinvestito in minima parte nel territorio fiorentino, a partire dalla ristrutturazione di scuole e dalla manutenzione delle strade che motiverebbero l'aumento di Rc auto e Tia". Se restano queste le condizioni, "meglio chiudere la Città Metropolitana".