Dario Nardella all'inaugurazione del Cerm-tt al polo di Sesto
Inaugurata una nuova struttura del Centro di risonanze magnetiche, con strumentazioni d'avanguardia. Il Sindaco Metropolitano: "Da ricerca e infrastrutture adeguate elementi decisivi di crescita"
Il 40 per cento del Pil dell'area metropolitana di Firenze proviene da grande aziende multinazionali. La ricerca e l'alta specializzazione tecnologica veicolate dall'Università possono incontrare ulteriormente questo tipo di domanda e far crescere ancora di più l'economia fiorentina. Al tempo stesso l'incontro dell'ateneo con le aziende del territorio è elemento decisivo di sviluppo. Tutto questo processo deve essere accompagnato da infrastrutture adeguate, a partire dalla tramvia e da un aeroporto all'altezza.
Sono alcune sottolineature fatte dal Sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella, intervenuto stamani al polo Scientifico di Sesto Fiorentino all'inaugurazione di una nuova struttura del Centro di Risonanze Magnetiche (Cerm) dell’Università di Firenze.
Si chiama Cerm-tt, è collocata in via Sacconi, ed è stata intitolata a Ivano Bertini, fondatore del Centro di ricerca, trasferimento e alta formazione dell’ateneo fiorentino, a tre anni dalla scomparsa. Il Cerm-tt si occuperà di trasferimento tecnologico e servizi qualificati alle aziende del territorio grazie a strumentazioni di risonanza magnetica d’avanguardia.
Nardella è intervenuto all'inaugurazione insieme al Rettore dell'Università degli Studi di Firenze Alberto Tesi, il sindaco di Sesto Fiorentino Sara Biagiotti, l'assessore regionale Stefano Ciuoffo, il Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, il direttore del Cerm Lucia Banci, il direttore del Dipartimento di Chimica Luigi Dei, il presidente e direttore del Cirmmp (Consorzio Interuniversitario Risonanze Magnetiche di Metallo Proteine) e di Cerm-tt Claudio Luchinat, il direttore generale del CNR Paolo Annunziato e il direttore del Centro di Imaging molecolare di Torino Silvio Aime.
Il Cerm-tt, costruito con il contributo della Regione Toscana (circa 1 milione e 200 mila euro su fondi Fas), ospiterà strumentazione d'avanguardia, di tipo Nmr. Attualmente già ospita uno strumento ad alto campo dedicato allo stato solido, che potrà studiare molti materiali di interesse industriale e preparazioni farmaceutiche.