“TELEROM”
Al Teatro Florida il 27 aprile secondo spettacolo della trilogia “Il tempo degli zingari”
Secondo spettacolo, mercoledì 27 aprile al Teatro Florida di Firenze, della Trilogia “Il tempo degli zingari”, allestita dagli artisti del “Teatro del Legame” con il contributo della Provincia, del Comune di Firenze e del Quartiere 4.
“Telerom – La televisione degli zingari”, che va in scena alle 10 per le scuole e alle 21 per l’altro pubblico, è un testo scritto e diretto da Daniele Lamuraglia
L’azione si svolge nello studio di registrazione di TeleRom, una nuova emittente gestita dai Rom e per i Rom, che cerca di riutilizzare tutti i tipi di trasmissioni televisive (format!) più diffusi e di maggior successo (audience!), rielaborandoli per le proprie esigenze di pubblico (target!): abbiamo fra gli altri il TgRom, la Telenovela Zingara, il zio Ersan Show, il reality show “Il Grande Olmatello – cinque anni chiusi in un container”.
Difficile però far passare la vera vita dallo strumento televisivo, che ben presto si rivela essere doppiamente grottesco: per l’effetto surreale e kitsch che il mezzo stesso suscita quando deve rappresentare la realtà, e perché nel nostro caso è gestita da un popolo così naturalmente anti-televisivo come i Rom.
Se la vita Rom “televisivizzata” viene recitata in scena fingendo l’attività di una emittente, le loro vere vite compariranno nella seconda parte dello spettacolo, quando lo studio e il suo artificio scenografico crolleranno sotto i colpi della verità, attraverso delle immagini video-registrate, che come ombre proiettate nel vuoto mostreranno i frammenti di queste loro storie drammatiche, tragiche, straordinarie. La televisione viene recitata teatralmente, il teatro della vita reale viene mostrato in video.
Questi video saranno tuttavia evocati in scena da un personaggio immaginario che li accende come da una lanterna magica, attraverso la quale apparirà il racconto della vita dignitosa e “normale” nella Yugoslavia tollerante e accogliente prima della guerra, e il rapporto d’amicizia con le altre etnie e culture, come quella albanese, quella serba e tutte le altre; il tremendo impatto con la guerra, voluta da interessi internazionali, la distruzione delle città, le proprie belle case in fiamme, lo sterminio etnico; la dissoluzione delle famiglie, la fuga in traghetto o in gommone in Italia; la ricerca del cibo, il furto, lo scippo, il carcere, visti da chi ci è dovuto passare; l’arrivo nei nostri campi “nomadi”, la vita di esclusi dai diritti umani che oggi conducono ai bordi estremi delle nostre periferie e della nostra “civiltà”.
con Ersan Bejzaku, Erdjan Salihi, Elvis Beljuli, Senedin Ibrahimi
e Antonio Branchi, Stefania Stefanin
musiche Alessandro Lamuraglia
riprese video Caterina Fusi
montaggio video Daniele Lamuraglia
tecnico audio-video Alessandro Brandi
scene e costumi Mirco Rocchi
disegno luci Andrea Narese
organizzazione Sonia Fantoni
Posto unico a 10 euro (Matinée 4,50 euro). Prenotazioni 055350986
Per ulteriori informazioni e immagini: www.teatrodellegame.it, teatro@teatrodellegame.it ,
o tel. 3473004650 (dalle 15 alle 18).