APPROVATA VARIANTE DI SESTO FIORENTINO PER NUOVI INSEDIAMENTI
Il Consiglio provinciale ha dato il via libera per residenze ed attività commerciali e direzionali
Il Consiglio provinciale ha approvato con 23 sì del centrosinistra e due astensioni di Rifondazione Comunista la delibera per il comune di Sesto Fiorentino sulla variante al Prg relativa alle previsioni dei piani attuativi in via Petrosa e via Lazzerini. La Casa delle Libertà, per protesta, non ha partecipato al voto. Respinti gli emendamenti di Targetti (Prc) che invitava il comune di Sesto a verificare e conseguire un possibile abbattimento delle volumetrie previste per le attività ricettive e di prevedere un collegamento con via Perfetti Ricasoli allo scopo di migliorare la viabilità e l'accesso alle funzioni, con particolare attenzione a quella abitativa. “Si tratta di una variante di anticipazione del regolamento urbanistico – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Tiziano Lepri – perché è di adeguamento al piano strutturale già adottato dall’amministrazione comunale di Sesto Fiorentino. La variante ha per obiettivo quello di rimodulare alcune vigenti previsioni relative ad una zona di espansione, già destinata dal 1990, per insediamenti di funzioni miste: residenziali, commerciali e direzionali. La variante prevede in questa area la realizzazione di un insediamento di residenze e attività produttive a carattere diffuso, con la riduzione di circa il 9% della superficie utile lorda complessiva, relativa solo alle parti non residenziali. La quota di residenza che corrisponde a circa il 65% dell’intera superficie utile lorda, viene a sua volta ripartita in tre quote diverse, il 46% per l’edilizia convenzionata, l’8% per l’edilizia sovvenzionata, il 46% per edilizia libera”. Contrario alla delibera Massai (An): “Questa delibera nasce monca, o meglio delegittimata perché il Consiglio comunale di Sesto Fiorentino ha già approvato il piano di lottizzazione. Abbiamo avuto un vulnus sia istituzionale che amministrativo, nel senso che non votiamo un atto amministrativo, ma votiamo un atto politico anche perché il 7 aprile la cordata di imprenditori che definirà quel piano di lottizzazione ha inviato all’amministrazione comunale una lettera chiedendo che vi fosse una accelerazione dei tempi suggerendo, io dico imponendo, all’amministrazione di adottare la delibera sub iudice. Ormai siamo passati dall’urbanistica contrattata all’urbanistica accomodante”. A difesa della delibera Biagiotti (Ds): “Non mi pare che nel Comune di Sesto Fiorentino sia mai stata fatta una urbanistica accomodante, c’è stata una espansione del comune, in misura consistente rispettando le regole, è stato fatto un piano strutturale, che ha un valore molto importante, che decreta le linee guida di sviluppo del territorio e questa variante al piano regolatore è conforme sia al piano strutturale che al PTCP”. Per Nascosti (An) “Si discute di un atto un po’ singolare e quanto meno fuori la logica ordinaria dell’Amministrazione e del Governo del territorio. Si va facendo una forzatura sui tempi da un punto di vista amministrativo”. Il vice Presidente della Provincia Barducci, ex Sindaco di Sesto, ha ricordato come “Nell’aprile del 2004 il Consiglio comunale approvò la variante di Sesto Fiorentino ed il piano regolatore precedente aveva previsto questo tipo di intervento che poi ha messo a punto e riconfermato nel piano strutturale”. Per Targetti (Prc) “Non è in discussione il fatto di dare una risposta al bisogno casa, perché questo è un diritto essenziale ma il gruppo consiliare di Rifondazione Comunista, che fa parte della maggioranza al governo di Sesto Fiorentino, non ha votato a favore di questo insediamento non per negare il diritto alla casa ma perché questo diritto sia accompagnato da una qualità del vivere urbano migliore”.
22/04/2005 15.12