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PROROGATO IL CONSIGLIO DEGLI STRANIERI
Approvata delibera del Presidente del Consiglio Roselli che sposta la scadenza al 2009

Il Consiglio provinciale, approvando con 19 sì di maggioranza e Rifondazione Comunista e 8 no della casa delle libertà la delibera del Presidente del Consiglio provinciale Pietro Roselli, ha prorogato il mandato del Consiglio degli stranieri fino alla scadenza della legislatura nel 2009. “Fin dall’insediamento, avvenuto nel 2003 – ha illustrato Roselli – era prevista una scadenza per quest’organo: entro 24 mesi. Nel frattempo abbiamo registrato difficoltà in termini logistici: per le prime sedute, il Consiglio degli stranieri ha utilizzato la sala dell’APT ed ora ha una nuova sede in via Sant’Egidio ma ci sono state difficoltà anche per mettere operativamente in piedi l’attività del Consiglio. Ecco perché è stata chiesta una proroga del mandato, che altrimenti scadeva il 30 novembre, fino al 2009”. Contrariato Massai (An): “Perché si chiede una proroga di quattro anni per un organo elettivo. Quando si fanno le corse per fare un organo del genere o lo si fa in maniera seria oppure in maniera strumentale, ed è la seconda che è stata fatta. Sarebbe più giusto rifare le elezioni anche per vedere se questo organo ha avuto il giusto risalto e l’utilità che molti sostengono”. Il presidente degli Stranieri Abderrezak ha ripercorso le vicende dell’organo: “Il Consiglio è riuscito a raggruppare cittadini stranieri che prima si riunivano solo tra loro”. Sulla stessa linea Targetti (Prc): “Il Consiglio degli Stranieri deve essere uno strumento reale di partecipazione da utilizzare per i problemi di tutti i giorni. Facciamolo funzionare perché sia uno strumento per rappresentare i bisogni e i diritti dei cittadini stranieri”. Negativo il giudizio di Bevilacqua (FI): “Noi chiedemmo di far svolgere le elezioni del Consiglio degli Stranieri contestualmente a quelle amministrative ma la maggioranza non volle: questo organo è diventato un orpello che serve a conseguire maggior consenso elettorale e basta”. Anche per Bassetti (Udc) “Quattro anni di proroga sono troppi. E’ un intero mandato amministrativo”. Per Grazzini (FI) “Si tratta di una forzatura. Si può sempre cambiare, allungare, posticipare i termini ma vorrei che gli stessi stranieri avessero la percezione che l’istituzione è una cosa seria e merita serietà nei suoi pronunciamenti e nelle sue scadenze”.

27/04/2005 14.24
Provincia di Firenze