UN CONSIGLIO PROVINCIALE SULLE CRISI AZIENDALI A SCANDICCI
Affrontando la crisi dell’Electrolux Zanussi il vice Presidente Barducci ha formalizzato questa proposta all’assemblea per dare un segnale forte al territorio
Un segnale forte della Provincia di Firenze per far interessare ai più alti livelli nazionali le varie situazioni di crisi aziendale che interessano il territorio del comune di Scandicci. Rispondendo a due domande d’attualità, poste dai consiglieri Sandro Targetti, Andrea Calò e Lorenzo Verdi di Rifondazione Comunista e dai due consiglieri dei Democratici di Sinistra eletti nei collegi di Scandicci, Loretta Lazzeri e Renato Romei, sulla crisi in atto all’Electrolux – Zanussi il vice Presidente ed assessore al lavoro Andrea Barducci ha proposto un Consiglio provinciale straordinario sulle crisi aziendali da tenersi a Scandicci nelle prossime settimane. “La vertenza dell’Electrolux non è risolvibile in breve tempo – ha comunicato Barducci al Consiglio – ma non lasceremo il Comune da solo, la Regione ha già assicurato il suo intervento così come lo ha fatto la Provincia ed è importante il fatto che non è stata ancora attivata l’unità di crisi dell’ente. Puntiamo, in questa fase a coinvolgere le Organizzazioni Sindacali a livello nazionale perché questa è una vertenza di natura nazionale”. Soddisfatto Calò che ha sottoscritto in pieno la proposta di un Consiglio provinciale straordinario a Scandicci: “Organizziamo questa seduta celermente – si è raccomandato Calò – e chiediamo ufficialmente al Presidente della VI Commissione consiliare, Riccardo Lazzerini, di fissare un incontro con la RSU della Zanussi per non lasciare soli questi operai”. Soddisfatto anche Romei: “Si parla di 250 esuberi – ha sottolineato il consigliere dei Ds – per un’azienda che ha impiegato molto i giovani che poi hanno fatto famiglia ed acceso mutui per comprare casa. C’è un allarme sociale gravissimo. Questo gruppo tende a spostare le proprie attività produttive in altri paesi europei creando un vero e proprio massacro sociale. Ci sono le condizioni per mantenere a Scandicci questa attività produttiva e farla crescere. Chiediamo che anche il nuovo Ministro delle Attività produttive Scajola venga a Scandicci. Marzano non è mai venuto”.
28/04/2005 17.08