Semplici (Fi): una giornata per Oriana Fallaci
Martedì 15 settembre omaggio di Marco Semplici, consigliere della Città Metropolitana, insieme a Mario Tenerani e Tommaso Villa. Presenti anche Daniela Santanché e Magdi Cristiano Allam
"Martedì 15 settembre, a nove anni dalla scomparsa della nostra concittadina Oriana Fallaci, abbiamo deciso come ogni anno di ricordare con due appuntamenti la vita, le parole di una scrittrice che ha saputo portare in alto il nome anche della nostra città”, dichiara il consigliere metropolitano di Fi Marco Semplici, insieme a Mario Tenerani, consigliere comunale di Firenze e Tommaso Villa, presidente del Club Forza Italia 'Giglio Azzurro'.
Martedì 15 settembre, alle ore 11.45 "ci recheremo insieme ad una delegazione di partito al Cimitero Evangelico degli Allori, in via Senese 184, a Firenze, per rendere omaggio ad Oriana con una corora di Fiori insieme al giornalista e scrittore On. Magdi Cristiano Allam". A concludere la giornata infine, alle ore 21.15. presso la sede del Consiglio di Quartiere 4 a Villa Vogel, in via delle Torri 23, si svolgeranno la presentazione ed il dibattito sull'ultimo libro di Oriana Fallaci, edito postumo da Rizzoli e intitolato 'Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam', alla presenza dell'On. Daniela Santanchè, parlamentare di Forza Italia.
"Le iniziative con gli Magdi Cristiano Allam e Daniela Santanchè - concludono Semplici, Tenerani e Villa - nascono in coerenza con quanto fatto storicamente dal partito. Ogni anno ci spingono a ricordare la riconoscenza per la donna che è stata, e la stima per le guerre che ha combattuto. Vogliamo celebrarla soprattutto perché ha rappresentato, e rappresenta tutt’ora, un baluardo dei valori occidentali, un esempio da imitare. Lei, che da sempre si è battuta con le unghie e con i denti per difendere la libertà. Per tutta la vita ha gridato e lottato per proteggere il mondo occidentale dalla decadenza".
Oriana Fallaci è stata "maestra di coraggio e determinazione. Non era contro qualcosa o qualcuno, ma a favore: a favore della nostra civiltà, della nostra cultura, della nostra religione. Lei, che a proposito della moschea a Firenze certo non sarebbe stata contenta, dato che voleva un'Italia seria, intelligente, dignitosa, coraggiosa, quindi meritevole di rispetto”.