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Beni immobili della Metrocittà, un Regolamento per il loro utilizzo
Per locazione, concessione o comodato d'uso. Approvato all'unanimità dopo illustrazione della consigliera delegata al Patrimonio Benedetta Albanese

Il Consiglio Metropolitano ha approvato all'unanimità il Regolamento per la disciplina degli immobili da cedere in locazione o concessione o comodato d’uso a soggetti terzi. "E' uno strumento qualificante e necessario che consente lo svolgimento dell'attività amministrativa in piena trasparenza - ha spiegato nell'illustrarlo la consigliera delegata Benedetta Albanese - La Provincia era sprovvista di uno strumento organico. Abbiamo perciò disciplinato la materia con un insieme di norme che individua le diverse tipologie di soggetti terzi e le possibilità di utilizzo dei beni".
I beni si distinguono in: beni concessi per finalità d'interesse pubblico, sociale, aggregativo, culturale, sportivo o comunque non di lucro; beni concessi per fini commerciali, aziendali o comunque di lucro.
Entro il 30 settembre di ogni anno viene compilato dalla Direzione competente, l’elenco degli immobili liberi e di quelli i cui contratti di locazione o concessione scadono nei dodici mesi successivi, dunque assegnabili. L’elenco contiene gli stati di consistenza degli immobili, con i rispettivi canoni calcolati ai correnti valori di mercato.
Entro la stessa data possono presentare istanza di rinnovo dell’assegnazione i soggetti il cui
contratto di locazione o concessione scada nei dodici mesi successivi.
La durata dei rapporti di concessione in uso temporaneo viene fissata di norma in cinque anni. La durata può variare secondo necessità o opportunità da valutarsi di volta in volta da parte della Metrocittà. L'Amministrazione può revocare in qualsiasi momento, con preavviso di norma di almeno quattro mesi, la concessione amministrativa in uso temporaneo qualora intervengano necessità di interesse pubblico o comunque necessità prevalenti della Città Metropolitana di Firenze senza che il concessionario possa avanzare pretese di compensi, indennizzi, risarcimenti o altro.
Il Consiglio Metropolitano può concedere in comodato beni immobili, qualora ricorrano obiettivi di tutela e di valorizzazione del bene o per attività di interesse generale.
I beni sono assegnati mediante procedure di evidenza pubblica, ad eccezione delle assegnazioni a favore di Regione, Comuni e Società a totale partecipazione pubblica, che possono essere disposte direttamente dalla Direzione competente, previa autorizzazione del Sindaco o del Consigliere delegato.
I beni vengono concessi in locazione secondo le normative vigenti, ma in caso di conduttori che siano organizzazioni senza fine di lucro la finalità perseguita può integrare il presupposto per fare istanza di riduzione del canone; riduzione che varia in misura percentuale in base all'attività e alla finalità. Ma entriamo nel dettaglio. Le assegnazioni di immobili o i rinnovi contrattuali a favore di Organizzazioni senza scopo di lucro, sono deliberate dal Consiglio Metropolitano previa istruttoria da parte della Direzione Patrimonio.
Con il Regolamento viene circostanziata la concessione dei beni a questo tipo di organismi, che dovranno presentare istanza sulla base di specifici "fattori e parametri" di seguito elencati in ordine d'importanza: valenza sociale degli scopi perseguiti o comunque riconoscimento della funzione svolta come rilevante per fini pubblici o per l'interesse collettivo dalle leggi vigenti e dallo Statuto;
finalità dell'attività, per la quale si chiedono gli spazi, in linea con i programmi e gli obiettivi dell'Amministrazione; destinazione totale degli utili e degli eventuali avanzi di gestione a scopi istituzionali con divieto di distribuzione dei fondi, utili, riserve e capitali durante la vita dell’ente, fondazione, associazione;
struttura e dimensione organizzativa del soggetto richiedente (sono privilegiate a questo riguardo le associazioni volontaristiche e spontanee, con minore capacità economica); capacità di aggregazione, verificabile sulla base del numero aderenti/iscritti in sede locale e della capacità di coinvolgimento della cittadinanza.
Il Regolamento individua criteri di riduzione del canone per attività con finalità sociali, culturali, ambientali e ricreative senza fini di lucro a favore di Organizzazioni del volontariato, di Promozione sociale, Cooperative sociali iscritte nei relativi registri regionali, Onlus e Associazioni operanti nel settore sociale, culturale e ambientale. A costoro i beni immobili di proprietà, o comunque nella disponibilità dell'Amministrazione, possono essere assegnati con una riduzione del canone.
La minore entrata a cassa da canone per l’Ente sarà compensata mediante erogazione di un contributo mensile pari alla percentuale di riduzione del canone, concessa come di seguito prevista: sessanta per cento per le attività sociali; cinquanta per cento per le attività culturali; quaranta per cento per le attività di salvaguardia e difesa dell’ambiente; trenta per cento per le attività ricreative e del tempo libero e per altre attività.
Nel caso di servizi ritenuti di pubblico interesse, il contributo in conto canone viene stabilito in misura pari alle seguenti percentuali: novanta per cento per le attività sociali; ottanta per cento per le attività culturali; sessanta per cento per le attività di salvaguardia e difesa dell’ambiente; cinquanta per cento per le altre attività ritenute di particolare interesse in relazione ai programmi dell’Amministrazione. ''(mb)''

'''In allegato il nuovo Regolamento'''

05/10/2015 08.56
Città Metropolitana di Firenze