Festa della Toscana, Bill Pelke: "La violenza non riabilita"
Al Consiglio regionale l'intervento del rappresentante della Journey of hope alla presenza di Giani e Rossi. Presente per la Città Metropolitana di Firenze il consigliere Angelo Bassi
Festa della Toscana. Alla seduta solenne del Consiglio regionale della Toscana è intervenuto per la Città Metropolitana di Firenze il consigliere delegato Angelo Bassi. Dopo un'introduzione musicale eseguita dalla Filarmonica Rossini nel cortile di Palazzo Panciatichi, l'Assemblea regionale si è riunita alla presenza del Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani e del Presidente della Regione Enrico Rossi, dei consiglieri e delle autorità civili e militari, per ascoltare la testimonianza di Bill Pelke, invitato dalla Comunità di Sant'Egidio.
Dice Bill: "La risposta è l’amore e la compassione per tutta l’umanità. La risposta è amare coloro che ti odiano, quelli che ti perseguitano, coloro che compiono ogni sorta di male contro di te. Io sono cristiano e Gesù ha detto: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra. Secondo questo principio nessuno di noi può lanciare la pietra della morte.”
Ruth, la nonna di Bill, aveva 78 anni ed insegnava la Bibbia ai ragazzini del vicinato nella cittadina di Gary in Indiana. Un giorno, il 14 maggio 1985, cioè 20 anni fa, quattro ragazzine liceali bussarono alla sua porta per ascoltare la sua lezione e lei le invitò ad entrare in casa.
Ad un certo momento una di loro prese un vaso e glielo tirò, colpendola alla testa.
Un’altra prese un coltello e la accoltellò. Per 33 volte.
Mentre una la pugnalava, un’altra saccheggiava la casa; alla fine trovarono pochi dollari e si portarono via la vecchia auto.
Un anno dopo una delle ragazze, Paula Cooper, venne condannata a morte.
Aveva 15 anni all’epoca del delitto. Ora che si trovava nel braccio della morte ne aveva 16 ed era la più giovane in America.
All’inizio anche Bill era d’accordo con la condanna a morte per quella ragazzina che aveva ucciso così brutalmente sua nonna. Anche la sua famiglia era d’accordo con lui.
Poi Bill, con molti contrasti all’interno della sua famiglia, cambiò idea.
Pensò che sua nonna non avrebbe voluto un altro omicidio, perché gli ricordava sempre il comandamento “Non uccidere”.
Bill perdonò Paula. Prima cominciò a scriverle, poi la andò a trovare.
Poi cominciò a darsi da fare affinché la condanna a morte fosse commutata. Grazie alla pressione internazionale – anche in Italia vennero raccolte molte centinaia di migliaia di firme – la condanna a morte di Paula venne commutata in una condanna a 60 anni di carcere.
Bill, dopo 30 anni di lavoro presso un’acciaieria, è andato in pensione ed oggi dedica tutta la sua vita a parlare della sua esperienza in tutto il mondo, affinché venga ovunque abolita la pena di morte. Negli Stati Uniti gira con un pullman verde, assieme ai suoi amici di Journey of Hope e dell’Associazione Familiari delle Vittime per la Riconciliazione, con i quali condivide e comunica il suo messaggio di perdono e di pace. Sin dal 1998 ha partecipato a diversi incontri e tour internazionali nell’ambito della Campagna per l’Abolizione della pena di morte, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio.
Dopo aver partecipato al Consiglio solenne della Toscana, dove gli è stato consegnato anche il riconoscimento del Pegaso, Bill Pelke incontrerà lunedì sera, sempre su iniziativa di Sant'Egidio in collaborazione con le istituzioni, il Consiglio comunale di Campi Bisenzio. Martedì 1 dicembre animerà una conferenza con i giovani dell'Istituto superiore di istruzione Sandro Pertini. Mercoledì 2 dicembre, incontrerà la mattina le scuole superiori di Pisa in piazza San Matteo in Soarta e il pomeriggio i detenuti del penitenziario fiorentino di Sollicciano. Giovedì 3 dicembre, invece, si confronterà nel pomeriggio con i detenuti del carcere delle Sughere di Livorno.
'''Nelle foto tre momenti della Festa della Toscana'''