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Termovalorizzatore di Case Passerini, ok di Metrocittà a schema di convenzione
Per l'esecuzione del Piano di sorveglianza sanitaria nelle aree di ricaduta delle emissioni

Il Consiglio metropolitano di Firenze ha approvato stamani, lo schema di convenzione tra Metrocittà, Comune di Sesto Fiorentino, Q. Thermo srl, Ausl 10 Firenze e Arpat, illustrata da Alessandro Manni, consigliere delegato all'Ambiente, per la sorveglianza sanitaria e il biomonitoraggio nelle aree di ricaduta delle emissioni del termovalorizzatore di Case Passerini. Si sono espressi a favore la maggioranza Pd, mentre si è astenuta Forza Italia (Marco Semplici). Contrari Territori Beni Comuni (Riccardo Lazzerini) e Matteo Palanti (Linea civica).
Manni ha ricostruito le tappe dell'iter che ora condurrà alla realizzazione dell'impianto, comprensive delle procedure di Valutazione di impatto ambientale, di Autorizzazione integrata ambientale e di Autorizzazione energetica. La Città Metropolitana, nella seduta conclusiva dei servizi del 6 agosto scorso, ha espresso pare favorevole al rilascio dell'autorizzazione unica, vincolato a una serie di prescrizioni. Con atto dirigenziale del 23 novembre la Metrocittà ha autorizzato la costruzione e la gestione dell'impianto di incenerimento di rifiuti non pericolosi, con recupero energetico mediante la produzione di energia elettrica (con carico termico totale di 65,2 MWt) da realizzarsi in località Case Passerini (nel comune di Sesto Fiorentino), a condizione che vengano rispettate tutte le prescrizioni.
Il consigliere Manni ha sottolineato la necessità di rappresentare la minoranza nell’organo di vigilanza sul termovalorizzatore.
Per il capogruppo del Pd Francesca Paolieri "dobbiamo augurarci che i lavori comincino il prima possibile. E' un'opera importantissima, di cui necessitiamo".
Sottolinea la propria criticità Emiliano Fossi, consigliere metropolitano e sindaco di Campi Bisenzio, che si è espresso a favore "ma con sfumature diverse dal mio capogruppo. La scelta della termovalorizzazione era necessaria ma doveva essere mitigata con opere di compensazione per mantenere l’equilibrio ambientale. Saremmo in presenza di un fallimento senza opere di mitigazione. La responsabilità non è di chi amministra oggi, ma di chi non ha realizzato, quando doveva, quanto era previsto",
Il consigliere Matteo Palanti (Linea Civica) parla di "scelta scellerata per Case Passerini", come un ulteriore punto di stress per il territorio della Piana.
Per Marco Semplici (Forza Italia), invece, "è giusto smaltire i rifiuti e non spendere risorse per farli smaltire agli altri. Mi sento sollevato dai rilievi scientifici sull'impianto".
Viste le difficoltà economiche del momento, Riccardo Lazzerini (Territori Beni Comuni) ha rivolto per parte sua "un augurio di Natale al contrario: mi auguro con tutto il cuore e lo auguro al milione di cittadini dell'area metropolitana che sia l'economia stessa a bloccare la realizzazione dell'inceneritore di Case Passerini. Non è certo questo tipo di economia l'amica e compagna dal mio punto di vista politico, ma le affido ciò che la vera politica non è riuscita a fare".
Respinti due ordini del giorno di accompagnamento presentati dai tre consiglieri di minoranza Matteo Palanti (Linea Civica), Riccardo Lazzerini (Territori Beni Comuni) e Marco Semplici (Forza Italia) per l'introduzione nelle tecniche di monitoraggio ambientale del sistema di campionamento 'Amesa' e per la redazione di un piano per implementare le centraline di rilevamento di qualità dell'aria. ''(mb)''

23/12/2015 17.14
Città Metropolitana di Firenze