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TOSCO-ROMAGNOLA: VERTICI E PROGETTI

Tiziano Lepri Presidente della Società che si occupa della Statale 67

L’ assemblea dei soci della To.Ro ha approvato il bilancio consuntivo 2004 ed ha rinnovato il Consiglio di amministrazione. Per il versante Toscano fanno parte del Consiglio di Amministrazione: Tiziano Lepri ed Alessandro Corsinovi in rappresentanza della Provincia di Firenze, Nicola Danti Presidente della Comunità Montana della Montagna Fiorentina, il sindaco di Dicomano Ida Ciucchi e il Dr. Andrea Lisi, indicato dalla Camera di Commercio in rappresentanza delle categorie economiche. Il nuovo cda, riunitosi al Muraglione, ha quindi eletto come nuovo Presidente della società Tiziano Lepri, vice Presidente Maurizio Castagnoli (assessore ai Trasporti della Provincia di Forlì), Andrea Lisi come Amministratore delegato. Il Comitato esecutivo risulta formato da Lepri, Castagnoli, Lisi e dal vicesindaco di Rocca San Casciano Mauro Neri.
La società To.Ro ha come scopo quello di occuparsi della promozione, del coordinamento degli interventi e degli studi, progetti ed iniziative di miglioramento viario fra la Regione Toscana e l’area romagnola. In particolare, la To.Ro si occupa attivamente del tratto Firenze-Forlì della strada statale n. 67 Tosco-Romagnola, al fine della promozione dello sviluppo socio-economico delle suddette aree. La Provincia di Firenze partecipa al capitale sociale della To.Ro con una quota del 18,750% .
La To.Ro è una società consortile che non esercita attività “gestionali” ma solo di “cordinamento” degli interventi, (in pratica una sorta di “lobby” per conto delle due aree territoriali nei confronti delle due Regioni, dell’ANAS, del Parlamento e del Governo). Le funzioni svolte dagli amministratori sono principalmente quelle di una attività di “relazioni pubbliche” e istituzionali, di mediazione delle esigenze tra i due versanti oltre che ovviamente di rappresentanza dei tanti diversi soggetti istituzionali ed economici che partecipano al capitale sociale.
Sul piano “politico” l’attività della To.Ro, è sempre stata condotta in sintonia con le rappresentanze degli enti dei due versanti, in una mediazione continua delle diverse esigenze e priorità tra le due aree territoriali, ma sempre con una sostanziale unanimità di orientamenti e intenti, nell’unico interesse del potenziamento e adeguamento della intera tratta della SS. 67, cercando di armonizzare le esigenze “territoriali” e “politiche” delle diverse realtà locali.
Grazie anche alla sostanziale condivisione di intenti all’interno della società è stato possibile far maturare un nuovo orientamento delle due Regioni per dare priorità alla SS 67, rispetto ad un passato nel quale le Regioni avevano mostrato scorso interesse per questa strada. Difficoltà si sono incontrate anche nei rapporti con le “passate” gestioni Anas. Attualmente Anas è invece molto interessata a “sollecitare” la realizzazione degli interventi e la stesura dei progetti e siamo riusciti a consolidare buoni rapporti sia a livello dei due Compartimenti Anas di Bologna e Firenze che con ANAS Nazionale .

La società To.Ro si è adoperata perché la SS 67 rimanesse strada di interesse nazionale, sotto la gestione Anas. Ciò ha consentito di riproporre una visione d’insieme degli interventi sulla strada senza limitarsi alla logica delle sole “circonvallazioni” pur prioritarie ed urgenti, e di strappare la disponibilità di ANAS all’idea di una strada adeguata e potenziata per l’intero tratto nei due versanti.

A seguito di questi passaggi politici è stato possibile far inserire i finanziamenti per la strada nell’ambito degli accordi sottoscritti da Governo con le due Regione per la riqualificazione dei Valichi appenninici e stipulare un Protocollo d’intesa, anche con la partecipazione di To.Ro, per la viabilità tra Pontassieve e Firenze nell’ottobre 2003.

Ai nuovi amministratori della To.Ro, quindi, il compito di rafforzare l’iniziativa e l’impegno per rendere disponibili i finanziamenti a suo tempo previsti.

Qualche ritardo si è verificato nella definizione di alcune soluzioni progettuali per determinate tratte, sia nel versante toscano che in quello romagnolo, per le posizioni critiche espresse da alcune componenti ambientaliste e per la nascita di comitati locali contrari a specifiche soluzioni progettuali.
Rispetto a questo amministratori comunali e provinciali dei due versanti hanno scelto la strada del dialogo e del confronto costruttivo per la necessaria mediazione, finalizzata alla ricerca della più ampia condivisione delle soluzioni.
Inoltre, i progetti che già c’erano per alcuni tratti si sono dovuti rivedere perché le normative e le procedure sono nel frattempo cambiate. Infatti, le attuali procedure di Anas impongono che gli stanziamenti siano resi disponibili solo se i progetti presentati corrispondono alle prescrizioni tecniche necessarie per l’approvazione da parte del Cipe e per la successiva cantierabilità.

Nel versante della Valdisieve per i progetti del terzo lotto San Francesco-Dicomano siamo ormai alle battute finali. Le indagini geologiche per l’intero tratto sono state da tempo completate. Le soluzioni per l’arrivo della nuova SS 67 all’abitato di Dicomano e l’innesto con la prevista variante alla SP 41 sono in corso di definizione, in queste settimane, con gli amministratori del Comune di Dicomano.

Conclusa questa fase il progetto dovrebbe essere inviato all’Anas da parte della Provincia di Firenze, in qualità di ente incaricato della progettazione, e dopo le necessarie verifiche in sede tecnica sottoposto al Cipe per l’approvazione. Poi, se verranno confermati i finanziamenti previsti, si passerà alla fase esecutiva con la possibilità che i cantieri siano aperti entro la fine del 2006.

01/06/2005 15.24
Provincia di Firenze