Lazzerini sulla riorganizzazione della Città Metropolitana
Interrogazione del consigliere di Territori Beni Comuni
Riccardo Lazzerini, consigliere metropolitano di Territori Beni Comuni, ha presentato un'interrogazione sulla riorganizzazione della Città Metropolitana che "continua ad essere tutt'oggi, ad un anno e mezzo dalla propria costituzione, tutt'altro che compiuta"
Ciò desta "legittime preoccupazioni al personale" e Lazzerini "facendo proprie le preoccupazioni e le domande della Rsu della Città Metropolitana di Firenze che non è stata ancora ricevuta al tavolo trattante", interroga l'Amministrazione su una serie di punti, a partire dalla costituzione del fondo 2015 del Ccdi, "il cui importo 'a consuntivo' e la cui destinazione erano stati oggetto di decisione fin dal primo tavolo trattante, per cui, chiedo se ritenete di intervenire in modo “sanante” per chiudere almeno questa vicenda che, se rimane non conclusa, rischia di divenire estremamente problematica all’indomani del termine fissato dalla legge per l’approvazione del bilancio consuntivo 2015".
Sono stati decisi alcuni ordini di servizio che, secondo Lazzerini, "hanno coattivamente destinato a nuove direzioni/sedi di lavoro alcune persone senza innescare procedure, se non di tipo volontarie almeno non coercitive. Sfugge la ratio di molte di tali nuove assegnazioni verso uffici che non erano sotto organico a fronte invece di uffici/direzioni che continuano a lamentare carenze croniche di personale, ovvero la destinazione di alcuni dipendenti che storicamente hanno sempre portato avanti, e bene, una determinata attività lavorativa in attività che non conoscono minimamente, magari procedendo a sostituire il posto da questi lasciato con altri che saranno nella medesima situazione di 'partenza da zero'".
Saranno a breve assegnati gli incarichi di Posizione Organizzativa e Alta Professionalità "ma non si hanno notizie circa il bilancio di previsione 2016 (termine ultimo per l’approvazione marzo
2016) con tutte le incognite che questo comporta".
Gli investimenti "promessi e cospicui per il territorio metropolitano rischiano di vanificarsi in virtù della carenza di personale. Sarebbe la beffa nella beffa: avere i soldi e non poterli spendere".