LA QUALIFICAZIONE DELL’AREA EX NOBEL A SIGNA
L’assessore Lepri ha risposto ad una domanda d’attualità del consigliere Nascosti (An)
L’assessore all’urbanistica Tiziano Lepri ha risposto ad una domanda d’attualità del consigliere di Alleanza Nazionale Nicola Nascosti sull’area ex Nobel di Signa. “Il procedimento per l’accordo di pianificazione avente ad oggetto la variante per la qualificazione dell’area Nobel e la realizzazione della viabilità d’accesso del Comune di Signa è stato ovviato con delibera della giunta regionale del 4 agosto 2003, la variante è stata adottata dal Comune di Signa in data 29 novembre 2004 con delibera consiliare a seguito della conclusione della conferenza dei servizi tenutasi il 28 ottobre 2004 tra le strutture tecniche dei comuni di Signa, Carmignano, le province di Firenze e Prato, e a seguito anche della successiva intesa siglata il 3 novembre 2004 tra il legale rappresentante del Comune di Signa e quello di Firenze. Successivamente all’adozione – ha spiegato Lepri – gli atti sono stati depositati presso il Comune di Signa e chiunque ha potuto prenderne visione e presentare osservazioni nei tempi previsti dalla legge. Il 27 aprile 2005 si e aperta la conferenza dei servizi per l’esame delle osservazioni pervenute in numero di quattro e delle controdeduzioni previste dal comune di Signa, la conferenza è stata sospesa subito in quanto non era presente il comune di Carmignano che tra l’altro aveva comunicato di non avere ancora adottato la variante, quindi al momento siamo in attesa della riconvocazione della conferenza dei servizi, la quale riconvocazione avverrà solo a seguito della adozione della pubblicazione e della eventuale proposta di controdeduzioni alle osservazioni ricevute da parte del Comune di Carmignano, solo successivamente alla conclusione dei lavori della conferenza dei servizi il legale rappresentante di Signa e della Provincia di Firenze potranno firmare l’accordo di pianificazione che conclude l’iter della fase pianificatoria. Il piano di recupero è di competenza esclusiva dell’amministrazione comunale e potrà essere predisposto e approvato conformemente alla variante definitivamente approvata e quindi successivamente alla conclusione dell’iter relativo alla variante urbanistica”. Per Nascosti: “Sono giunte notizie relative al disinteresse da parte dell’investitore privato su quell’area. Una risposta precisa per quanto riguarda i termini formali della conclusione del procedimento di variante di recupero sarebbe importante. Occorre – ha concluso Nascosti – sollecitare anche l’amministrazione comunale interessata per capire se questi privati sono interessati ad andare avanti altrimenti fanno perdere risorse a tutti”.
10/06/2005 14.33