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GRANDINATA NEL VALDARNO E PRATOMAGNO: LA PROVINCIA NON PUÒ INTERVENIRE SUI CONTRIBUTI
L’assessore Nigi ha risposto ad una domanda d’attualità

Sui danni da grandinata in Valdarno dello scorso maggio l’assessore all’ambiente ed agricoltura della Provincia Luigi Nigi ha precisato in Consiglio provinciale, rispondendo ad una domanda d’attualità dei consiglieri Massimo Sottani (Ds) e Piero Giunti (La Margherita) che l’amministrazione provinciale ha già comunicato al comune di Reggello, particolarmente colpito dalla violenta grandinata che ha provocato ingenti danni a vigneti, uliveti orti ed alberi da frutto, di non poter intervenire. “La materia è stata recentemente modificata. Proprio da quest’anno cambia la vecchia normativa di cui alla legge 185 del ‘92 con la quale si poteva erogare un contributo fino all’80%, meno la parte calcolata come rischio di impresa, oppure un prestito quinquennale a condizioni favorevoli quando l’evento veniva riconosciuto come calamitoso e accertata la sussistenza di un danno superiore al 35% della produzione lorda vendibile. Ebbene – ha spiegato Nigi – il decreto legislativo 102 del 29 marzo 2004 ha tolto questa possibilità introducendo al suo posto il regime dei contratti assicurativi, da stipulare da parte delle aziende nei termini stabiliti dal piano assicurativo agricolo annuale. In sostanza gli imprenditori agricoli devono forzatamente avvalersi dei contratti di assicurazione per i vari eventi calamitosi atmosferici o di fitopatie in caso di danni superiori al 30% delle colture o alle strutture agricole, che diventa il 20% nelle aree svantaggiate. La circolare applicativa del Ministero per le Politiche Agrarie e Forestali proprio a decorre dal 2005 prevede l’obbligo per le imprese di assicurare la produzione complessiva aziendale a livello comunale. Questa viene posta come condizione per accedere al contributo statale escludendo qualsiasi forma compensativa per danni prodotti da avversità. In queste condizioni normative dobbiamo escludere la possibilità di un intervento dell’amministrazione provinciale”. Soddisfatto si è detto Sottani: “Ritengo, comunque, importante evidenziare uno stato di particolare sofferenza dell’agricoltura in generale e di un’agricoltura particolare esistente in quell’area dove, oltre al vino e all’olio vengono coltivati anche altri prodotti di qualità. Rimane aperto, quindi, il tema di come poter aiutare e sostenere adeguatamente una agricoltura di qualità che, con sempre maggiori difficoltà causate dal mercato, dal tempo e dalle avversità atmosferiche, si trova a vivere un momento di grande difficoltà”.

27/06/2005 18.03
Provincia di Firenze