APPROVATI GLI INDIRIZZI DI PROGRAMMAZIONE F.S.E.
Molte le novità annunciate per il 2006
Il consiglio provinciale ha approvato con 21 voti favorevoli (la maggioranza di centrosinistra ed il consigliere Nascosti di Alleanza Nazionale) tre voti contrari (Prc) e tre astensioni (Cdl) gli indirizzi di programmazione Fondi sociali Europei, obiettivo 3 per l’anno 2006. “Dal 2007 entreremo in una fase del tutto nuova rispetto a quella che ha contraddistinto gli ultimi anni – ha annunciato il vice Presidente della Provincia ed assessore al lavoro e formazione professionale Andrea Barducci – ed una novità riguarda la formazione continua: uno strumento messo a disposizione sia per condizioni di crisi che per degli ampliamenti, delle crescite, o dei consolidamenti delle attività produttive. L’altra novità riguarda la piccola e media impresa con la messa a disposizione dei cosiddetti “voucer aziendali”: un passaggio importante, soprattutto laddove si parla ad un tessuto di piccola e media impresa dove la formazione, a volte, è complicata. Terzo elemento, non nuovo, riguarda la formazione dell’imprenditoria, che mette a disposizione risorse finalizzate per mettere in campo azioni per la creazione di impresa, soprattutto sul versante dell’innovazione. Dobbiamo lavorare sulla formazione in generale ma anche sulla formazione dell’impresa e dunque degli imprenditori. Infine vorrei sottolineare due elementi: la formazione permanente sulla misura C4, che è una misura rivolta alle realtà territoriali e prevede il coinvolgimento diretto delle conferenze dei Sindaci nelle zone socio sanitarie nella fase di programmazione per individuare priorità specifiche che riguardano territori omogenei ed il tema della sicurezza: dovremo implementare tutte le azioni utili ad assicurare un adeguato livello di formazione e di informazione sul versante della sicurezza”. Per Lazzerini (PdCI), Presidente della sesta Commissione: “Il 70% delle piccole imprese rimangano fuori dai processi di formazione e questo è uno degli aspetti che il nuovo piano cerca di affrontare e risolvere. Credo sia necessario agire in modo prioritario soprattutto in questa direzione”. Marconcini (PdCI) ha elogiato il lavoro della commissione: “Un lavoro proficuo che ha prodotto una posizione comune”. Per Grazzini (FI) sussistono ancora certe criticità: “In particolare sulla formazione per i disabili. Solo il 20% circa, ovvero 1300 su 6 mila disabili, sono stati chiamati per corsi di formazione: non ci sembra un dato di vanto particolare”. Per Targetti (Prc): “Il problema del lavoro e della riqualificazione professionale non deve essere coniugato alla precarietà, ma deve dare più poteri ai lavoratori, più formazioni sui loro diritti e sulla tutela contro gli infortuni”. Massai (An) rileva: “Luci ed ombre. Anche perché, salvo alcune novità importanti, l’utilizzo dei Fondi Sociali Europei viene ricondotto a vecchi schemi che, a nostro parere, non sono positivi”. Lazzeri (Ds) ha sottolineato come “La figura del tutor con l’utilizzo del “voucer aziendale” è una intuizione di prospettiva che cambia il modo di intervenire e di monitorare i progetti di formazione all’interno delle aziende, fermo restando la formazione obbligatoria, la formazione per l’inserimento dei disabili ed i soggetti con disagio sociale nel mondo del lavoro”. In dissonanza col gruppo Nascosti (An): “Ho ritenuto dare un segnale importante in un clima dove c’è una situazione di crisi e dove la Provincia, con la formazione professionale, o forma lavoratori disoccupati o riqualifica coloro che escono da alcuni cicli produttivi: molti “voucer aziendali” potrebbero rispondere a questa esigenza”.
08/07/2005 15.31