APPROVATA VARIAZIONE DI BILANCIO
Respinto OdG di Verdi, PdCI e Verdi che chiedeva l’utilizzo dei fondi per la Piana e la raccolta differenziata
Il Consiglio provinciale ha approvato con 20 sì (la maggioranza di centrosinistra) e 11 no (Cdl e Prc) una variazione di bilancio dell’esercizio 2005. Respinto un Ordine del giorno presentato da Verdi, Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista (6 sì dei proponenti e 13 no) che avrebbe impegnato la Giunta a destinare la quota di un milione di euro, prevista nella variazione di bilancio, al finanziamento di opere di riqualificazione ambientale nella piana indipendentemente dalla costruzione o meno del termovalorizzatore, di progetti per la riduzione dei rifiuti, per incrementare la raccolta differenziata, in particolare estendendo il metodo porta a porta, dove possibile, in tutto il territorio provinciale. Respinto (con 14 no e 5 sì) anche l’Ordine del Giorno presentato dai gruppi della Casa delle Libertà che, con due emendamenti, avevano fatto proprio l’Ordine del Giorno di Prc, PdCI e Verdi.
Nel dibattito Targetti (Prc) ha ricordato che “La mozione di accompagnamento al bilancio di previsione 2005 parlava di incrementare le risorse per progetti di riduzione e differenziazione dei rifiuti. Se incoraggiamo il compostaggio familiare e individuale, lavoriamo sulla riduzione rifiuti. Chiediamo, inoltre di utilizzare queste risorse per opere di risanamento, di mitigazione o di bonifica ambientale della Piana”. A difesa dell’Ordine del Giorno Marconcini (PdCI): “Sono un po’ cambiati gli assi di riferimento ed i punti di vista. Penso che, alla fine, un inceneritore ci sarà ma, come amministratori, dobbiamo porci l’obiettivo di fare in modo che ci sia un sistema non invasivo e darsi la prospettiva di poter arrivare ad un superamento definitivo di queste strutture inseguendo una politica che è quella della tendenza ad avere rifiuti zero”. Per Lensi (FI): “Dopo le certezze acquisite fino a qualche mese fa siamo tornati in uno stato di incertezza. Si parla della raccolta porta a porta: è una grossa utopia e tende a spostare il problema della decisione di una localizzazione dell’impianto di termovalorizzazione a dopo le elezioni politiche del 2006. Il porta a porta è il sistema più costoso da realizzare e quello che, in questo momento, pragmaticamente potrebbe dare i minori risultati”. Per Nascosti (An): “Il sistema Firenze non può più aspettare. Il milione di euro da destinare al risanamento della Piana ed alla raccolta differenziata, senza inficiare la realizzazione del termovalorizzatore, sarebbe stato un segnale importante, si è trasformata nell’ennesima occasione sprecata. Sulla raccolta differenziata siamo sotto la soglia del 35% e questo finanziamento poteva servire a raggiungere questo obiettivo”. Per Calò (Prc): “Occorre interrompere quella logica del 2002, quando l’Ato 6 fece la scelta di costruire nuovi termovalorizzatori per far fronte all’aumento dei rifiuti. La questione dei rifiuti non riguarda solo la salute ma coinvolge o mette in discussione il modo di produrre, di distribuire e consumare le merci, l’uso delle risorse e l’uso ed il consumo energetico oltre alla partecipazione democratica delle popolazioni”. Per Ermini (La Margherita): “L’Ordine del Giorno non dà delle certezze ed oggi abbiamo la necessità di avere un governo e di non avere ideologie. Abbiamo la necessità di dare risposte alle persone e non si possono dare risposte alle persone con posizioni ideologiche, con posizioni che ormai niente hanno a che fare con la storia moderna. Oggi giorno dobbiamo dare una risposta reale, assumendoci anche delle responsabilità”. Per Massai (An) “La discussione poteva essere evitata se la maggioranza di questa Provincia avesse già benedetto il protocollo d’intesa tra i comuni e vi fosse già la decisione certa sul termovalorizzatore. Tutti sono d’accordo sul fatto che occorre il termovalorizzatore: a noi tocca l’onere di scegliere la localizzazione, e allora che sia presa questa decisione, altrimenti un domani vorrei che vi fosse qualcuno che alza la mano e dice: è colpa mia se non c’è il termovalorizzatore”.