Giornata mondiale del rifugiato. Metrocittà Firenze: "Sensibili e concreti nel rispondere"
Benedetta Albanese: "Non possiamo voltare lo sguardo di fronte a chi fugge: più della metà sono bambini"
Nella Giornata mondiale del rifugiato "La Città Metropolitana di Firenze ascolta ancora una volta le voci di padri e madri che parlano di figli uccisi o di figli che sono rimasti soli, trascinati nella corrente della storia e dei conflitti". Per Benedetta Albanese, consigliere della Città Metropolitana di Firenze delegato alla Promozione sociale, "questa ricorrenza non ci deve assuefare ma rendere ancora più sensibili ai 65 milioni di profughi e alle 24 persone che ogni minuto nel mondo sono costrette a fuggire dalla loro casa. Troppe polemiche fanno chiudere gli occhi di fronte al fenomeno delle 'migrazioni forzate', com'è corretto chiamarle".
La larga parte dell'accoglienza nei Paesi del mondo è a carico dei Paesi in via di sviluppo e non, come si pensa, dei Paesi più ricchi e industrializzati: "Ricordiamoci che il volto della maggior parte di quanti fuggono è quello dei bambini, il 51 per cento del totale". "Con questa consapevolezza e con questa attenzione - conclude Albanese - anche noi come territorio metropolitano ci facciamo carico di questa domanda e continueremo nelle sedi opportune a dare risposte. Domani, come quasi ogni martedì da oltre un anno, la Città Metropolitana si incontrerà con i Sindaci e la Prefettura per fare il punto della situazione e organizzare al meglio l'accoglienza, pur avendo sempre presenti le difficoltà degli Enti locali".