Scontri a Sesto. Paolieri (Metrocittà, Pd): "Nessuna giustificazione alle aggressioni"
"Le forze dell'ordine fanno il loro dovere. Intercettare il malessere, confrontarsi e dare risposte. Non c'è pregiudizio verso la comunità cinese. Falchi deve affrontare immediatamente questa situazione"
"Non ci sono giustificazioni per quello che è successo a Sesto. Si tratta di un fatto gravissimo": Francesca Paolieri, capogruppo del Pd in Città Metropolitana di Firenze, parla di "vera e propria aggressione alle forze dell'ordine, intente a fare il loro dovere, da parte di decine di membri della comunità cinese". Per Paolieri "non sono ammissibili zone franche e la legge deve essere applicata ovunque". E' la prima volta che "a Sesto si verifica un evento di questa gravità, sintomo di un malessere sociale profondo che intercetta questioni centrali come la salubrità, la sicurezza, la legalità e può avere ripercussioni gravi sulla comunità. Il nuovo sindaco Falchi dovrà affrontare immediatamente questa situazione: sono questioni cruciali che non si possono evitare e serve un confronto diretto con le aziende".
Francesca Paolieri sottolinea che il problema "non è arrecare pregiudizio alla comunità cinese: ci mancherebbe altro e non è questo il punto. Se passi avanti lungo questi anni sono stati fatti per una maggiore integrazione e non pochi sono i cinesi nati nelle nostre città, manca al completamento del percorso una maggiore consapevolezza non del lavoro in sè e della sua quantità (anche in termini di ore), ma della sua qualità e della qualità delle condizioni di chi lo esercita. Certo non è solo un problema che riguarda i cinesi o le sole comunità di persone che hanno radici in altri Paesi, ma è un dato di fatto che in alcuni contesti si pone con evidenza, come è accaduto a Sesto: la reazione registrata alle richieste delle forze dell'ordine è in ogni caso ingiustificabile".