La Metropoli di Firenze "abbraccia le periferie"
Il Piano strategico della Metrocittà punta a vincere la marginalità. Gli elementi emersi nel confronto alla Palazzina Reale con l'Ordine degli Architetti
Il Piano strategico della Città Metropolitana di Firenze ha lo scopo di creare un senso di appartenenza tra i Comuni che la compongono e di aiutarne la crescita anche attraverso lo sviluppo delle infrastrutture: "La qualità dei collegamenti aiuta a superare l'emarginazione delle periferie, che d'altra parte non vivono solo di legami col centro e hanno una soggettività da aiutare attraverso la cultura, l'accoglienza, l'inclusione sociale", spiega il Prof. Andrea Simoncini, presidente del Comitato scientifico per il Piano strategico metropolitano.
Il lavoro di preparazione del Piano strategico (Psm), che è l'atto fondamentale della Città Metropolitana e ne è in un certo senso la carta d'identità, è a buon punto. Con l'estate finisce la fase di studio, poi, da settembre, si passerà a quella della proposta. Sono questi alcuni degli aspetti emersi in un confronto tra Metrocittà e Ordine degli Architetti, nella Palazzina Reale di Firenze, nell'ambito del percorso di partecipazione condotto sul Piano.
"La dimensione metropolitana - spiega Antonio Bugatti, dell'Ordine e della Fondazione degli Architetti - esiste da più di venti anni e ha bisogno di essere governata: nessun luogo deve essere periferia nel senso di marginalità e carenza di servizi". Il confronto messo in campo sul Piano strategico intercetta gli elementi necessari per illuminare e dare prospettiva anche a questo aspetto. All'incontro ha preso parte Andrea Ceccarelli, consigliere della Città Metropolitana delegato alla Pianificazione territoriale di coordinamento e alle Infrastrutture: "Siamo in una fase delicata - ha osservato Ceccarelli - C'è stata un'oscillazione continua tra nostalgie centraliste da una parte ed autonomia dall'altra. Si tratta di superare un'idea scolastica che mette in sequenza enti sovraordinati l'uno all'altro, ma in questo percorso non c'è da tenere conto solo della filiera istituzionale, ma di tutte le anime di un territorio".
Sono intervenuti Pietro Rubellini, Direttore generale della Metrocittà; Andrea Simoncini, che ha illustrato i lineamenti di indirizzo; Nadia Bellomo, responsabile dell'Ufficio per il Psm, della Città Metropolitana; quindi Simone Tani, consulente economico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, già coordinatore del Comitato scientifico per il Psm. Il confronto ha consentito anche una riflessione sulla collaborazione della Città Metropolitana di Firenze con i Dipartimenti dell’Università di Firenze per il Psm (Architettura, Scienze giuridiche, Ingegneria industriale, Ingegneria dell'informazione, Scienze per l'Economia e l'Impresa) e con Irpet. A Maddalena Rossi, di Avventura Urbana, è stata affidata l'illustrazione del Processo partecipativo per il Psm.
'''In allegato due immagini dell'incontro alla Palazzina Reale di Firenze'''
Un momento del confronto sul Piano strategico